De’ Longhi e Seb, fo cus sull’innovazione
È atteso un incremento dei margini per i due gruppi che operano nel settore dei piccoli elettrodomestici
La settima edizione di Homi, il salone degli stili di vita, in calendario a Milano dal 27 al 30 gennaio 2017 vedrà al via molti espositori: oltre 1.000 con 60.000 Mq. complessivi di spazi espositivi, in forte crescita rispetto all’analogo appuntamento del 2016. Sempre al centro le proposte innovative in tema di oggettistica per la casa e la persona. Fra i gruppi europei leader nel comparto dei piccoli elettrodomestici vi sono l’italiana De’ Longhi ed il colosso francese Seb, ai quali fanno capo i marchi più conosciuti del settore. Nei primi 9 mesi del 2016 De’ Longhi ha evidenziato ricavi in contrazione del 4,6% a 1.159,1 milioni (a livello organico la flessione è stata del 2%), soprattutto per il negativo impatto dei cambi con riferimento al rublo, alla sterlina e al dollaro australiano, ma anche a seguito della debolezza di alcuni mercati. I margini reddituali sono però saliti, ed in particolare l’ebit è aumentato del 5,3% a 117,7 milioni (nonostante la presenza di oneri di ristrutturazione per 3,7 milioni) e l’utile netto del 15,4% a 72,1 milioni soprattutto grazie a minori oneri finanziari netti. Seb, da parte sua, nei primi 9 mesi del 2016 ha visto crescere il giro d’affari del 3,9% a 3.368 milioni, nonostante anche in questo caso i cambi abbiano inciso negativamente per il 3,4% in primo luogo con riferimento allo yuan cinese. Il margine lordo è poi salito del 19% a 312 milioni per effetto di una razionalizzazione degli acquisti di materie prime. Il gruppo non ha diffuso altri risultati con riferimento al 30 settembre 2016; nel primo semestre, comunque, a fronte di ricavi in aumento del 2,4% a 2.163,8 milioni, l’ebit era salito del 9,1% a 133,7 milioni e l’utile netto del 14,9% a 62,3 milioni. Per l’intero 2016 De’ Longhi ha indicato una sostanziale stabilità dei ricavi a livello organico rispetto ai 1.891,1 milioni dell’esercizio precedente, mentre l’ebitda è atteso in aumento (285,2 milioni nel 2015). Quanto a Seb, la guidance sui ricavi 2016 indica una crescita organica del 6%, mentre l’incremento del margine lordo dovrebbe essere pari al 15% (nel 2015 i due valori erano rispettivamente ammontati a 4.769,7 e 428 milioni). La strategia di entrambi i gruppi rimane orientata alla continua innovazione di prodotto e, per Seb, anche su ulteriori acquisizioni mirate. Driver di crescita saranno in ambedue i casi i prodotti per la cottura e preparazione dei cibi e le macchine per il caffè (a margine elevato e con significativi tassi di crescita attesi); Seb, inoltre, farà leva sui suoi numerosi brevetti nel settore dei ferri da stiro, e punta a raggiungere in Italia una quota di mercato pari al 20% nel settore dei piccoli elettrodomestici contro l’attuale 15%.