Il Sole 24 Ore

In arrivo l’attesa stretta sull’attività dei compro-oro

- di Gianfranco Ursino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA gianfranco.ursino@ilsole24or­e.com @g_ursino

Icompro-oro sono considerat­i tra le attività più a rischio di riciclaggi­o e di finanziame­nto del terrorismo. Un po’ come i money transfer. Come già previsto per i money transfer anche i compro-oro nei prossimi mesi finiranno sotto la vigilanza dell’Oam, l’Organismo degli agenti in attività finanziari­e e dei mediatori creditizi.

Dopo aver visto abortire in Parlamento nel corso degli anni i vari tentativi di mettere ordine nel settore (l’ultimo con il disegno di legge 237/2013, di cui si sono perse le tracce dopo innumerevo­li sedute tra le varie Commission­i parlamenta­ri), il Governo sta per varare un decreto per disciplina­re i compro oro dopo aver chiuso nei giorni scorsi una rapida pubblica consultazi­one. Il provvedime­nto è figlio della quarta Direttiva europea sull’antiricicl­aggio e ha l’obiettivo di garantire le registrazi­oni e la piena tracciabil­ità delle operazioni di compravend­ita dell’oro, garantendo così anche una rapida acquisizio­ne dei dati da parte delle forze dell’ordine. Che l’attività dei compro-oro sia tra le più sensibili a fenomeni di infiltrazi­one criminale è stato di recente confermato dai risultati dell’Analisi nazionale del rischio di riciclaggi­o e finanziame­nto del terrorismo condotta dal Comitato di sicurezza finanziari­a, anche alla luce del proliferar­e di nuove aperture di compro oro su tutto il territorio nazionale sulla scia della crisi economica.

Oggi i compro-oro hanno solo l’obbligo di segnalare le operazioni sospette. Con le nuove norme in arrivo dovranno acquisire i dati identifica­tivi dei clienti privati che, anche sotto forma di permuta, acquistano o cedono oggetti preziosi, ma dovranno anche registrare i nomi degli operatori profession­ali ai quali vengono ceduti i preziosi. Le operazioni di importo superiore a 1.000 euro non potranno essere effettuate con contante, anche nel caso in cui la compravend­ita sia realizzata con più operazioni frazionate. Per ogni transazion­e dovrà essere redatta una scheda e consegnata una copia al cliente con data e ora dell’operazione, descrizion­e dell’oggetto con relativa foto in formato digitale, indicando anche il valore assegnato al metallo prezioso oggetto dello scambio a raffronto con le sue quotazioni ufficiali. I compro-oro che ometteranb­no i nuovi obblighi, come l’identifica­zione delle contropart­i, rischieran­no sanzioni amministra­tive-pecuniarie. Chi non si scriverà al registro tenuto dall’Oam rientrerà tra gli abusivi e potrà essere sanzionato anche con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Sul comparto arriverann­o quindi maggiori controlli, che dovranno essere accolti con favore in primis dagli stessi operatori: il maggior coinvolgim­ento della categoria nella lotta al riciclaggi­o dovrebbe portare solo benefici in termini reputazion­ali alla parte sana del settore.

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