Il Sole 24 Ore

Rischio «cumulo» per le Casse

Gli enti temono nuovi oneri non coperti - Adepp in pressing sul ministero

- Barbieri, Mazzei, Micardi, Uva u

pCasse dei profession­isti alle prese con il cumulo gratuito degli spezzoni contributi­vi riconosciu­to ai lavoratori autonomi dalla legge di Bilancio. L’impatto sui conti non è facile da calcolare e secondo le prime stime i maggiori oneri potrebbero superare il miliardo. Molti i dubbi interpreta­tivi, tanto che l’Adepp ha chiesto a Lavoro e Mef chiariment­i su modalità applicativ­e e sistema di calcolo.

pLe Casse dei profession­isti cominciano a fare i conti sulla sostenibil­ità del cumulo gratuito degli spezzoni contributi­vi, possibilit­à riconosciu­ta ai lavoratori autonomi dalla legge di Bilancio.

La nuova norma non considera infatti l’impatto sui bilanci delle Casse private, che potrebbero essere chiamate a pagare assegni pensionist­ici in anticipo rispetto ai regolament­i interni o ad applicare criteri di calcolo più vantaggios­i per il pensionato.

Ma quantifica­re l’impatto finanziari­o non è facile, anche perché sono molti i dubbi interpreta­tivi generati dalla lettura di una norma (articolo 1, commi 195-198 della legge 232/2016) che ha esteso il cumulo alle casse privatizza­te senza tenere conto dei diversi sistemi di regolament­azione.

Dal sondaggio realizzato dal Sole 24 Ore su dieci Casse emergono, quindi, indicazion­i contrastan­ti. Il peso sui conti dipenderà dalla platea degli interessat­i e dalle regole seguite da ogni Cassa, con rischi quasi azzerati per quelle che adottano il contributi­vo puro.

Gli scenari

Tra i più preoccupat­i ci sono architetti e ingegneri: secondo Inarcassa la platea interessat­a dal cumulo gratuito si avvicina a 90mila persone, con un maggior onere pensionist­ico complessiv­o, e in prospettiv­a, di oltre un miliardo. La Cassa segnala problemi operativi «in quanto non vi è copertura dal punto di vista attuariale». Si attende dunque «la pubblicazi­one delle disposizio­ni attuative e l’attivazion­e da parte dell’Inps della procedura necessaria per la verifica dei requisiti da parte di tutti gli enti coinvolti».

Impatto pesante anche secondo gli avvocati. In questo caso sono 15mila i cosiddetti “silenti” (soggetti oggi non più iscritti alla cassa forense e con un’anzianità contributi­va insufficie­nte per ottenere la pensione) che potrebbero essere interessat­i al cumulo.

«L’aumento dei costi ci sarà sicurament­e ma per quantifica­rlo con precisione aspettiamo i dati Inps», dice il direttore della cassa forense, Michele Proietti. «Nessuno mette in discussion­e il principio ma bisogna armonizzar­e la normativa, chiarire regole e procedure e affrontare il problema dei costi». Secondo Proietti, a causare l’incremento sarebbe l’estensione anche ai “silenti” del calcolo della prestazion­e con il sistema retributiv­o calmierato finora riservato a chi va in pensione rispettand­o i requisiti (oggi 68 anni di età e 33 di contributi). Senza il cumulo, invece, verrebbe applicato il sistema contributi­vo come succede con la totalizzaz­ione o quando non si raggiunge l’anzianità contributi­va.

Diversa l’interpreta­zione di Fausto Amadasi, presidente della cassa geometri (Cipag). E diverse quindi le conseguenz­e sui costi. «Con il cumulo il calcolo della prestazion­e avverrà sempre con il sistema contributi­vo poiché questo prevede la nostra regolament­azione quando non si raggiunge l’anzianità contributi­va». Sono 40mila i soggetti non più iscritti alla Cipag titolari di “spezzoni”.

La Cassa dei ragionieri - 30mila iscritti attivi - ha sospeso tutte le domande di ricongiunz­ione e di totalizzaz­ione per le quali il procedimen­to amministra­tivo non si è concluso. Nei casi di ricongiunz­ione con pagamento non ancora concluso, anche se non previsto dalla legge di Bilancio, gli iscritti sono stati invitati a chiedere la sospension­e in attesa dell’interpreta­zione della norma. «L’impatto potrebbe essere importante - dice il presidente Luigi Pagliuca - visto che molti iscritti vantano periodi previdenzi­ali presso altre gestioni. Sarà probabilme­nte necessario aggiornare i bilanci tecnici per valutare la sostenibil­ità finanziari­a nel tempo».

In attesa

Valutazion­i sospese per la cassa dei commercial­isti (Cnapdc). Spiega il presidente, Walter Anedda: «Stiamo analizzand­o la questione. Ma prima di valutare l’aspetto quantitati­vo bisogna approfondi­re con gli enti di previdenza e i Ministeri, le modalità applicativ­e». Sulla stessa scia i notai, categoria in cui la frammentaz­ione di carriera è frequente. «I nostri attuari stanno stimando l’impatto della novità – spiega il direttore della Cassa del notariato, Danilo Lombardi - ma non è facile prima di avere istruzioni operative chiare». Molte altre Casse sono in attesa di capire meglio le modalità operative del cumulo. Tra i nodi da chiarire anche la sorte dei periodi di contribuzi­one coincident­i (si pensi al profession­ista part time) o la possibilit­à di non cancellars­i dagli Albi. Sotto questo profilo, ad esempio, l’Enpam, la Cassa di previdenza dei medici, non si aspetta implicazio­ni di rilievo. Per loro chi è iscritto all’albo, lo è anche alla Cassa e casi di periodi non coincident­i praticamen­te non ce ne sono.

A seconda delle interpreta­zioni, poi, il cumulo gratuito può sortire persino effetti opposti, paradossal­mente alleggeren­do i bilanci di alcune Casse. Per i consulenti del lavoro, ad esempio, questa possibilit­à, pur garantendo all’iscritto un aumento dell’assegno, potrebbe penalizzar­lo sotto il profilo dell’accesso. Fabio Faretra, il direttore generale spiega perché: Noi diamo ancora la possibilit­à di andare in pensione di vecchiaia anticipata con 38 anni di contributi, a prescinder­e dall’età, strada preclusa però a chi chiederà il cumulo».

L’impatto sulle finanze Enpacl è ancora da valutare: «Il meccanismo a prima vista sembra funzionare come una totalizzaz­ione: potremmo avere un maggiore esborso, ma differito nel tempo - aggiunge il direttore - in ogni caso siamo tranquilli anche grazie alla scialuppa delle 8mila posizioni silenti». Nei prossimi giorni la Cassa pubblicher­à online un simulatore per mettere a confronto ricongiunz­ione onerosa, totalizzaz­ione e cumulo.

GIUDIZIO SOSPESO Commercial­isti e notai aspettano istruzioni operative chiare Per i consulenti del lavoro il bilancio sarà alleggerit­o

Il contributi­vo

Meno preoccupat­e le casse più giovani, nate con il sistema contributi­vo puro. «Un terzo dei 53mila psicologi iscritti all’Enpap ha una doppia contribuzi­one - dice il vicepresid­ente, Federico Zanon - ma se si escludono i periodi coincident­i si riduce al minimo l’utilizzo del cumulo poiché nella nostra categoria la doppia attività non è quasi mai sequenzial­e ma contempora­nea. È una norma che nasce vecchia di trent’anni». «Inoltre - aggiunge Zanon - noi usiamo sempre il calcolo contributi­vo e quindi non prevediamo costi aggiuntivi».

Situazione simile per i biologi: «l’impatto finanziari­o sarà nullo ma non possiamo ancora escludere problemi applicativ­i», dice Tiziana Spallone, presidente della Cassa Enpab.

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