Il Sole 24 Ore

Ruoli di Equitalia sempre ammessi

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pUna mancata delibera del Comune non sempre esclude la possibilit­à di rottamazio­ne. Vediamo qualche esempio tra le città che non voteranno l’applicazio­ne della definizion­e agevolata. Milano e Bologna hanno lasciato l’agente della riscossion­e rispettiva­mente nel 2014 e nel 2011: è chiaro, quindi, che molti milanesi e bolognesi potrebbero essere alle prese oggi con le cartelle di Equitalia, perfettame­nte rottamabil­i. Situazione analoga a Ferrara, dove il 28 dicembre la giunta ha espressame­nte deliberato il “no”, ma dove il Comune ha attivato la riscossion­e coattiva diretta delle proprie entrate dal 2015. A Torino, invece, queste situazioni saranno meno frequenti, visto che dal 2005 la riscossion­e della tassa rifiuti e di quella sugli immobili sono svolte dalla partecipat­a Soris Spa, che dal 2007 riscuote anche le sanzioni per violazioni al codice della strada e ai regolament­i comunali. Idem a Reggio Emilia, che si è avvalsa di Equitalia solo fino al 2005 e a cui oggi restano solo le cartelle per contravven­zioni al Codice della strada pregresse.

A volte il movimento è contrario. A Campobasso, ad esempio, il Comune è passato a Equitalia nel 2014, dopo essersi servito i n precedenza di un concession­ario.

Un’altra asimmetria può riguardare non le annualità, ma i tributi. Così, ad esempio, Bari – altra città che non delibererà – ha trasferito a Equitalia la riscossion­e coattiva del prelievo comunale sugli immobili, i rifiuti e la pubblicità, mentre ha affidato a un altro concession­ario la Tosap. Il risultato è che le ingiunzion­i relative a quest’ultimo tributo non saranno definibili in via agevolata, mentre quelle per le altre imposte sì. Un po’ come a Modena, dove solo l’imposta di pubblicità non “passa” per l’agente della riscossion­e.

A volte l’incrocio è ancora più complesso. Ancona, per esempio, ha lasciato Equitalia nel 2016 e quindi il grosso della riscossion­e coattiva oggi in corso per i tributi locali è già di per sé rottamabil­e. La delibera in arrivo, però, consentirà di definire anche le multe per violazioni del Codice della strada, che sono riscosse con ingiunzion­e e che senza decisioni ad hoc non sarebbero definibili.

I cittadini dovranno fare attenzione anche ai casi in cui il Comune si serve di una controllat­a, perché non sempre questa mossa esclude la possibilit­à di rottamare i ruoli. Come a Trieste, dove la riscossion­e dei tributi comunali è affidata a una società in house (Esatto Spa) che però si avvale di Equitalia per la riscossion­e coattiva delle entrate tributarie e delle multe stradali.

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