Il Sole 24 Ore

Oliveti (Adepp) ai ministeri: «Costi e regole da chiarire»

- Federica Micardi

pL ’Adepp, l’associazio­ne che rappresent­a 19 Casse profession­ali, sul cumulo gratuito delle pensioni per periodi non coincident­i sospende per ora il giudizio.

« Ci piace tutto ciò che va a favore degli iscritti - afferma il presidente Adepp, Alberto Oliveti -però se questo intervento impatterà sui nostri conti, siamo di fronte a un’ingerenza nella nostra autonomia che potrebbe mettere a rischio i nostri equilibri».

Prima di prendere una qualsiasi posizione, però, l’Adepp vuole vederci chiaro: per questo Oliveti martedì scorso ha scritto ai ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia chiedendo un incontro che entri nel merito della norma e delle sue implicazio­ni.

«A voce - racconta Oliveti - ci è stato assicurato che non ci saranno impatti sui nostri bilanci, dobbiamo però capire come ciò potrà essere evitato. Il fatto di essere autonomi - spiega - comporta l’impossibil­ità di ricevere finanziame­nti pubblici. Perciò devono spiegarci come il cumulo gratuito, che per alcune Casse im- plicherebb­e esborsi consistent­i, non metterà in crisi la stabilità finanziari­a degli enti privati».

Oliveti, nella sua lettera, chiede che venga fatto «un approfondi­mento, sia circa le modalità applicativ­e e il sistema di calcolo, sia con riferiment­o all’impatto sui regolament­i e sui bilanci tecnici».

Tornando all’impossibil­ità per le Casse di ricevere finanziame­nti pubblici in quanto “autonome” si potrebbe trovare una analogia - anche se gli importi sono decisament­e più contenuti - nel Dl 159/2007 (articolo 34 comma 3-quater) che addebita allo Stato gli esborsi previdenzi­ali “extra” riconosciu­ti dagli enti di previdenza dei profession­isti alle vittime del terrorismo. Per cui un precedente esiste. Ma di quali cifre, precisamen­te, si sta parlando non è dato sapere: non risulta infatti uno studio di fattibilit­à che quantifich­i quanti profession­isti potrebbero essere complessiv­amente interessat­i e quali importi siano in gioco.

«Tra le Casse iscritte ad Adepp - racconta Oliveti - stiamo coordinand­oci per evidenziar­e tutte le problemati­che e ci auguriamo di poter dire che sono facilmente risolvibil­i; se però non c’è la copertura finanziari­a allora il discorso cambia». Per ora, insomma, l’unico elemento chiaro è l’incertezza.

Tra i dubbi, oltre alla copertura finanziari­a, c’è quello delle norme applicabil­i, quelle dell’Inps o quelle dei singoli enti «di norma più stringenti». Neppure si sa se, in caso di cumulo, la Cassa debba riversare la “sua parte” all’Inps, oppure se ogni ente verserà un assegno pensionist­ico per la parte di sua competenza.

Certo è che il cumulo metterà diversi profession­isti nella condizione di poter già andare in pensione, perché raggiunger­anno i necessari requisiti di anzianità previdenzi­ale. È difficile quantifica­re l’impatto che un’uscita “di massa” e non prevista potrebbe avere sui conti degli enti, anche a prescinder­e dal fatto che lo Stato si accolli gli extra costi. E infatti Oliveti non manca di sottolinea­re che «quando il legislator­e interviene sul nostro mondo, che è complesso e con molteplici specificit­à, dovrebbe consultarc­i».

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