Aventador S, distillato di adrenalina pura
Più performance e guidabilità per la seconda edizione dell’hypercar
Amplificare ulteriormente prestazioni già estreme. È la filosofia alla base della Lamborghini Aventador S. La nuova hypercar non è semplicemente una nuova versione della più performante delle top di gamma di Sant’Agata, ma può essere considerata una vera seconda generazione e la più avanzata delle Lamborghini, a dispetto del fatto che a livello di potenza non insidi il primato raggiunto dalla Sv da 750 cv. La Aventador S, però, non si distacca troppo dalla “primatista”. Offre, infatti, a chi non ritenesse sufficienti i 700 cv sviluppati dal motore V12 aspirato di 6,5 litri della capostipite della famiglia una potenza di 740 cv, che proietta il rapporto peso/potenza a 2,13 kg/cv.
Ovviamente non sono solo questi valori che originano la metamorfosi da cui scaturisce l’ultima nata del Toro di Sant’Agata Bolognese, poiché questo modello s’avvale di tante novità. Come il retrotreno sterzante, tecnologia al debutto nella produzione di serie della Lamborghini, oltre alle sospensioni attive magnetoreologiche, rivisitate a livello d’architettura e geometrie e, infine, la rete elettronica profondamente aggiornata rispetto a quella dell’Aventador normale. La S, poi, porta al debutto un sistema di configurazione vettura che alle tre modalità di configurazione già note (Strada, Sport, Corsa) aggiunge anche la Ego, con la quale si può personalizzare la risposta di motore, sterzo e assetto.
A completare il quadro, oltre a trasmettere la personalità della nuova Aventador, provvede poi l’aggiornamento estetico. È basato su elementi destinati a ottimizzare tanto la respirazione del possente V12 quanto l’aerodinamica, ma senza stravolgere l’inconfondibile silhouette dell’Aventador e, per di più, proponendo anche stilemi che richiamano elementi presenti sulle Lamborghini S del passato. Grazie anche allo spoiler posteriore a incidenza variabile, che può assumere tre posizioni differenti in funzione della velocità, il risultato finale si traduce in un incremento sia della deportanza sull’assale anteriore del 130% sia dell’efficienza generale del 50 per cento.
In vendita a 345mila euro, capace di toccare i 350 all’ora (autolimitati) e di raggiungere i 100 orari in 2”9 e i 200 in appena 8”8, nonché di arrivare ai 300 in 24”2, l’Aventador S mette in luce la sua personalità con il comportamento più ancora che con i numeri. Infatti, quando già si parte da livelli di potenza molto elevati, la percezione del- l’incremento della “cavalleria” non è così immediato né, tantomeno, evidente. Invece, la reattività che sfodera l’Aventador S rispetto alle consanguinee viene subito alla luce. Merito, ovviamente, del set-up generale completato da pneumatici Pirelli PZero specificatamente sviluppati per questo modello ma, soprattutto, del sistema di sterzatura integrale. Il retrotreno sterzante, che orienta le ruote posteriori in controfase sino a circa 70 all’ora e nella stessa direzione delle anteriori alle velocità superiori, genera infatti una virtuale riduzione del passo alle basse velocità e un aumento a quelle superiori e, al lato pratico, origina una stabilizzazione che agevola la guida, grazie all’incremento dell’agilità e specie nella modalità Sport, dove la trazione integrale trasferisce il 90% della potenza al retrotreno, rende questa Lamborghini molto efficace e ben gestibile con l’acceleratore.
Insomma, la specie dell’Aventador prospetta, grazie alla nuova S, inediti parametri di guidabilità che, alla fine, consentono di sfruttare più istintivamente lo strepitoso carattere del V12, che sprigiona anche una tonalità differente rispetto a quelle delle consanguinee, grazie anche all’inedita linea di scarico (riprogettata anche per andare a recuperare i 6 kg portati in dote dal retrotreno sterzante) e che, specie nella Sport, trasmette la sua irruenza anche attraverso i secchi passaggi marcia del cambio robotizzato. Affinato anch’esso, ma ancora poco propenso a sostenere la linearità dell’erogazione nella modalità Strada.