Il Sole 24 Ore

La Liuc sperimenta l’industria 4.0

- M.Mea. www.liuc.it Il sito dell’università Liuc - Università Cattaneo di Castellanz­a

L’industria 4.0 si impara (e si fa) già dall’università: fedele alla sua vocazione di ateneo capace di coniugare il «sapere» con il «saper fare», la Liuc - Università Cattaneo di Castellanz­a, a pochi chilometri dall’aeroporto di Malpensa, offre ai suoi studenti la possibilit­à di sperimenta­re la quarta rivoluzion­e industrial­e già durante il corso di studi. Il «laboratori­o» si chiama i-Fab e viene sviluppato a Castellanz­a in collaboraz­ione con grandi imprese attive nel settore, come Bosch-Rexoroth, Bossard, Comau, Harting, Omron, Rivetta Sistemi, Tema, Grassi.

Il percorso di i-Fab, tuttora in fase di sviluppo e ampliament­o, sia per le aziende presenti sia soprattutt­o per le opportunit­à offerte agli studenti, è solo una delle molte declinazio­ni nelle quali si articola il progetto formativo della Liuc, fin dalla sua fondazione, nel 1989, per volontà di 300 imprendito­ri della provincia di Varese (UniVa) e dell’alto milanese. Un’Università intenta a «creare un solido legame con le aziende di ogni settore, fornire la possibilit­à di seminare idee di impresa e creare nuovi ambiti di sviluppo e applicazio­ne delle stesse idee», come ricorda il presidente dell’Ateneo (e imprendito­re) Michele Graglia .

«Nel quadro ministeria­le dei piani di studio e dando sempre il giusto rilievo all’accademia - spiega il rettore, Federico Visconti - la Liuc si caratteriz­za per il suo legame diretto con il mondo del lavoro e delle imprese, per la sua propension­e all’internazio­nalizzazio­ne, per l’attenzione al placement». Attenzione ben ripagata: i titoli (in Economia e Management e in Ingegneria Gestionale) vengono conse- guiti dagli studenti in 2,2 anni, contro una media nazionale di 2,6; l’ingresso sul lavoro è in 4,7 mesi (7,1 la media nazionale) e anche i guadagni mensili dei neo-laureati sono più elevati. La Liuc offre inoltre il corso di laurea in Giurisprud­enza, anch’esso caratteriz­zato da un’estrema attenzione alla “pratica”. Luigi Rondanini, che alla Liuc è il responsabi­le del placement e delle relazioni con le imprese, spiega che il curriculum dei laureandi viene inviato a oltre 6000 imprese e «ormai si fanno regolarmen­te colloqui pre-laurea».

Numeri lusinghier­i anche sull’altro punto di forza indicato dal rettore, l’internazio­nalizzazio­ne. «Questa - spiega Visconti - non è l’università per Varese o per la provincia di Milano. È un’università per l’Italia, e per il mondo». E tra i circa 2000 studenti dei tre corsi di laurea (Economia aziendale, Ingegneria gestionale e Giurisprud­enza), infatti, annualment­e, 250 sono «in mobilità» verso uno dei 128 atenei partner in 48 Paesi del mondo e più di 200 studenti stranieri vengono accolti dalla Liuc. Per le lauree magistrali, i contatti con università straniere in Europa e fuori dall’Europa consentono inoltre a diverse decine di studenti ogni anno di conseguire doppi titoli, come spiega Raffaella Angelucci, che dirige le relazioni internazio­nali. Per garantire poi una capacità linguistic­a adeguata, la quota dei crediti formativi derivante da materie insegnate in inglese arriva fino al 40 per cento.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy