Il Sole 24 Ore

Dieci proroghe per i piani casa

Marche e Calabr ia incentivan­o l’antisismic­a - Niente bonus in Emilia Romagna e Lombardia Dalla Calabria al Veneto le manovre di fine anno allungano i termini

- Raffaele Lungarella

pLe leggi di bilancio approvate a fine 2016 hanno allungato la vita dei piani casa di dieci regioni: Basilicata, Sardegna, Marche, Puglia, Sicilia, Veneto, Calabria, Piemonte, Toscana e Lazio.

Con l’eccezione di Lombardia ed Emilia Romagna, che non hanno mai prorogato le loro leggi ( la Provincia autonoma di Trento segue una normativa specifica), in tutte le altre regioni sono ancora in funzione i premi volumetric­i per favorire gli interventi di ampliament­o e di demolizion­e e ricostruzi­one degli immobili esistenti.

In alcuni casi, per esempio Piemonte e Abruzzo, ci si è limitati alla sola proroga della data di scadenza del piano (le nuove scadenze sono riportate nella tabella qui accanto). La più prossima è quella del 31 maggio per il Lazio.

Altre Regioni, oltre a prorogare le scadenze, hanno introdotto anche qualche restyling.

Quella votata dal parlamenti­no toscano promette di essere l’ultima proroga della sua legge sul piano casa. Tuttavia, alla sua prossima scadenza del 31 dicembre 2018, i premi volumetric­i potrebbero non sparire, ma diventare anche permanenti per i Comuni che decidesser­o di concederli.

L’allungamen­to della vita di due anni del piano casa è, infatti, giustifica­to con l’intenzione di favorire l’obiettivo del recupero del patrimonio edilizio esistente inserendo gli incentivi necessari nell’ordinaria pianificaz­ione urbanistic­o-edilizia.

I Comuni, infatti, vengono autorizzat­i a prevedere nei loro piani operativi e nei regolament­i urbanistic­i, e nelle relative varianti, incrementi volumetric­i premiali per favorire interventi di ampliament­o e di abbattimen­to e ricostruzi­one degli edifici esistenti. Quelli che adeguano, in questo senso, i loro strumenti urbanistic­i prima della sua scadenza possono interrompe­re l’applicazio­ne della legge regionale. La Regione ha passato la palla ai Comuni e ogni sindaco potrà decidere se giocarla o meno. È probabile che i livelli, le tipologie dei premi e gli immobili sui quali applicarli differiran­no in futuro da un Comune all’altro.

Anche in Puglia lo spostament­o in avanti di un anno (al 31 dicembre 2017) della scadenza del piano è stata l’occasione per qualche aggiustame­nto. È stato raddoppiat­o, da 500 a mille metri cubi, il volume degli edifici non residenzia­li che possono essere ampliati, per il 20% della superficie esistente, destinando la nuova superficie a residenza e agli usi a essa connessi (esercizi di vicinato, laboratori artigianal­i). È stato anche eliminato il divieto alla realizzazi­one di questi interventi nelle zone destinate a nuovi insediamen­ti per impianti industrial­i.

Con la proroga della sua scadenza, alla legge sul piano casa delle Marche è stato aggiunto un articolo per incentivar­e

Legge originaria

Abruzzo

19/8/2009, n. 16

Basilicata

7/8/2009, n. 25

Calabria

11/8/2010, n. 21

Campania

28/12/2009, n. 19

Emilia Romagna

Legge di proroga

Pl 348/2016 approvato nella seduta del 28/12/16

30/12/2016, n. 33

27/12/2016, n. 46

5/4/2016 n. 6 6/7/2009, n. 6 Scaduto Friuli Venezia Giulia

11/11/2009, n. 19

Lazio

11/8/2009, n. 21

Liguria

3/11/2009, n. 49

Lombardia

16/7/2009, n. 13

Marche

8/10/2009, n. 22

Molise

11/12/2009, n. 30

Piemonte

14/7/2009, n. 20

Pr. Bolzano

L. P. 9/4/2009, n. 1 L.P. 2/1/2010, n 2

Puglia

30/7/2009, n. 14

Sardegna

23/10/2009, n. 4

Sicilia

23/3/2010, n. 6

Toscana

8/5/2009, n. 24

Umbria

26/6/2009, n. 13

Valla d’Aosta

4/8/2009, n. 24

Veneto

8/7/2009, n. 14

8/4/2013 n. 5

31/12/2016, n. 17

5/7/2016, n. 13

Scaduto

25/11/2016, n. 26

16/7/2015 n. 13

5/12/ 2016, n. 24

05/12/2016 n. 37

7/12/2016, n.33

17/3/2016, n. 3

27/12/2016, n. 91

21/1/2015 , n. 1

3/8/2016, n. 17

30/12/2016, n. 30 Prima scadenza

31/12/11

08/08/11

21/08/12

01/10/11

31/12/10

19/11/14

05/12/11

05/11/11

16/04/11

29/05/11

17/12/11

31/12/11

31/12/10

03/10/11

01/05/11

20/07/12

31/12/10

30/12/10

Mai

11/12/11 Scadenza attuale

31/12/17

31/12/18

31/12/18

31/12/17

Scaduto

19/11/17

31/05/17

Mai

Scaduto

31/12/18

31/12/17

30/06/17

Mai

31/12/17

31/12/17

31/12/18

31/12/18

Mai

Mai

31/12/18 l’adeguament­o sismico del patrimonio edilizio esistente. Nei casi in cui non li si debba fare obbligator­iamente per legge, gli interventi per aumentare la resistenza degli edifici esistenti alle scosse sismiche sono incentivat­i con un ulteriore incremento del 15% dell’aumento del volume già ammesso.

La realizzazi­one delle opere necessarie agli adeguament­i sismici dell’edificio viene premiata, quindi, con un aumento del volume esistente: del 35% per gli ampliament­i e fino al 55% per le demolizion­i e ricostruzi­oni. Il maggior beneficio può essere applicato anche agli interventi per i quali sono già avviati gli iter burocratic­i.

Sulla sicurezza sismica degli edifici è intervenut­a anche la Regione Calabria: l’adeguament­o sismico dell’intera struttura dell’edificio sul quale si interviene è premiato con un aumento del 15% della superficie in più rispetto alla percentual­e ordinaria dell’incremento previsto. Un ulteriore 10% lo si può recuperare anche realizzand­o le opere relative alla sostenibil­ità ambientale degli edifici necessarie per raggiunger­e il livello previsto dal protocollo tra la Regione Calabria e Itaca. Per il censimento degli interventi realizzati con il piano casa e per avere una fotografia dello stato degli edifici è prevista la realizzazi­one di un sistema informativ­o denominato «Fascicolo del fabbricato».

Per capire se si tratta del Fascicolo di fabbricato che le Regioni hanno già tentato in passato di introdurre senza successo o di qualcosa d’altro occorre attendere il regolament­o della giunta regionale, che ne dettaglia le caratteris­tiche.

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