Il Sole 24 Ore

Sicurezza, la best practice di Padova

L’80% delle segnalazio­ni dei condòmini viene r isolta al «tavolo» promosso tra il Comune e la sezione dell’Anaci

- Giuseppe Parisi Di Gangi

Amministra­tori e sicurezza: bilancio positivo a tre anni dal protocollo d’intesa siglato da Giorgio Cambruzzi, presidente di Anaci Padova (amministra­tori condominia­li) e dal Comune di Padova, con l’80% dei casi risolti.

La sezione provincial­e di Padova dell’Anaci (che nella città del Santo amministra attraverso i suoi associati circa il 70% degli immobili) ha contribuit­o a creare nel maggio del 2013, con la sottoscriz­ione di un protocollo d’intesa con l’Amministra­zione comunale, un “tavolo tecnico permanente di confronto” per l’implementa­zione di politiche sulla sicurezza: un’occasione per scambiare con efficacia flussi di informazio- ni e giungere alla soluzione di numerose criticità che affliggono i condomini e, conseguent­emente, il tessuto urbano. E ogni primo mercoledì del mese il tavolo, formato da un rappresent­ante della sezione provincial­e Anaci e un funzionari­o del corpo di polizia locale, si costituisc­e per favorire la gestione condivisa di segnalazio­ni, esposti e reclami pervenuti dalla cittadinan­za e/o rilevati dalla polizia locale e dagli amministra­tori di condominio (il delegato Anaci riceve segnalazio­ni ed esposti dai colleghi amministra­tori, che a loro volta fungono da “collettori” per le istanze dei propri amministra­ti).

Tali atti vengono “filtrati” in modo da portare al vaglio del Ta- volo solamente ciò che riguardi eventi e fattispeci­e correlati a fenomeni criminosi, illeciti amministra­tivi e/o a comportame­nti vietati che generino allarme sociale in ambito residenzia­le (come. il favoreggia­mento e lo sfruttamen­to della prostituzi­one e dell’immigrazio­ne clandestin­a, la presenza di stranieri non debitament­e segnalati all’Autorità di pubblica sicurezza, l’esercizio abusivo di attività ricettive o di ristorazio­ne, lo spaccio di sostanze stupefacen­ti e/o psicotrope, la presenza di persone disturbant­i o che cagionano stati di ansia e di paura o di timore per l’incolumità dei condomini, la detenzione di materiale contraffat­to o provento di reato, eccetera).

Alla Polizia Locale, anche tramite il “nucleo conflitti condominia­li” appositame­nte creato, è invece affidato il delicato compito di gestire operativam­ente le segnalazio­ni, gli esposti ed i reclami sottoposti al vaglio del tavolo. Il sistema ha sinora prodotto risultati di tutto rispetto: da un lato lo snelliment­o dell’attività della pubblica amministra­zione e dall’altro l’esponenzia­le risoluzion­e delle problemati­che segnalate.

A tre anni di distanza dalla costituzio­ne del Tavolo, le statistich­e fotografan­o circa 700 pratiche discusse (una media di circa 20 al mese), con una percentual­e di positiva risoluzion­e che si attesta a oltre l’80 per cento.

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