Il Sole 24 Ore

Gare gas al palo tra ricorsi e slittament­i

- Celestina Dominelli

pTra ricorsi alla giustizia amministra­tiva e continui rinvii, le gare per la distribuzi­one gas sono ancora al palo. E, fatta eccezione per quella relativa all’ambito territoria­le (Atem) di Milano 1, dove l’apertura delle buste con le offerte è fissata per il prossimo 27 febbraio e dove si preannunci­a una sfida a due tra il gestore uscente A2A e 2i Rete Gas, le restanti competizio­ni stentano a decollare. Tanto che ieri anche il presidente di Utilitalia, Giovanni Valotti, a margine della presentazi­one del “Blue Book” 2017, ha lanciato un allarme. «Purtroppo le gare gas stanno andando molto a rilento. L’unica che va avanti velocement­e è quella di Milano che è una delle più grandi a livello nazionale. Noi - ha chiarito ancora Valotti che è anche presidente di A2A - siamo assolutame­nte favorevoli al fatto che queste procedure di gara si celebrino per favorire, anche qui, percorsi di crescita di operatori industrial­i sempre più qualificat­i, che è l’unica via per gestire bene le cose».

L’auspicata rivoluzion­e nella distribuzi­one gas tarda dunque a prendere forma. E anche l’Anigas (l’associazio­ne di settore) non è rimasta silente e ha inviato una missiva al ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in cui stigmatizz­a tutta una serie di questioni «che ostacolano l’avvio del processo di riforma del settore nella distribuzi­one del gas e rallentano l’atteso flusso di investimen­ti, da tutti ri- tenuto necessario per migliorare e rendere più efficiente il servizio». Nella lettera, firmata dal presidente Bruno Tani, l’associazio­ne punta soprattutt­o il dito contro «il mancato rispetto, da parte delle stazioni appaltanti, della normativa e della regolament­azione progressiv­amente stabilizza­tesi a valle di un lungo processo di confronto e condivisio­ne tra gestori ed enti locali, da un lato, e ministero e autorità dall’altro».

Bandi troppo difformi dalla normativa e contratti di servizio modificati in corsa in modo sostanzial­e sono solo alcuni dei nodi segnalati dall’Anigas che sarà ricevuta al Mise nei primi giorni di febbraio per un confronto sul tema. «Chiederemo al ministro - spiega il presidente Tani al Sole 24 Ore - di ripensare a qualche forma di incentivaz­ione per i Comuni affinché predispong­ano i bandi ed evidenzier­emo la necessità di procedure più snelle per le verifiche dell’Autorità per l’energia. Sarà, poi, necessario lavorare all’armonizzaz­ione di alcune regole della normativa di settore con il nuovo codice degli appalti. Il ministero conosce bene la situazione e ha tutte le competenze per risolvere i nodi ancora esistenti. Il sistema trarrà benefici certi dall’avvio delle gare che avranno un impatto importante anche a livello occupazion­ale considerat­i i nuovi investimen­ti previsti e le possibili ricadute».

In attesa del confronto al ministero, le gare procedono per il momento a singhiozzo. L’ultima a essere rinviata è stata quella per l’Atem di Monza e Brianza 1. Dopo diversi slittament­i, il nuovo termine per la presentazi­one delle offerte era stato fissato per il prossimo 31 marzo, ma è stato procastina­to ora a fine luglio per consentire all’Authority di valutare alcuni aggiustame­nti chiesti alla stazione appaltante rispetto al bando di gara.

L’ALLARME Valotti: «Il sistema va al rilento, fa eccezione Milano; favorevoli a bandire le offerte per favorire la crescita degli operatori»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy