Il Sole 24 Ore

Il burden sharing «soft» sarà automatico fino al 1° gennaio 2016: c’è il via libera della Ue

Il governo d’intesa con la Ue: «misselling» automatico fino all’entrata in vigore del bail in

- Davide Colombo Marco Mobili

pNuove azioni con uno sconto del 25% per lo Stato che garantirà la ricapitali­zzazione precauzion­ale delle banche in crisi. Uno spartiacqu­e ben definito, tracciato dall’entrata in vigore del bail in il 1° gennaio 2016, tra i risparmiat­ori delle banche ricapitali­zzate che potranno ottenere il ristoro pieno delle obbligazio­ni trasformat­e in azioni e chi al contrario subirà una perdita. Mentre sull’avvio anche in Italia di un piano nazionale di educazione finanziari­a dovrebbe arrivare il sostegno economico del ministero dell’Economia. Sono alcune delle principali novità che il Governo e il relatore Mauro Marino (Pd) puntano a introdurre con un pacchetto di emendament­i al decreto “salva risparmio” all’esame della commission­e Finanze del Senato e di cui si attende ora, salvo ripensamen­ti, il deposito a Palazzo Madama. Intanto in serata la Commission­e ha approvato l’emendament­o del relatore sui limiti alla retribuzio­ne complessiv­a dei membri dei Cda e dell’alta diri- genza delle banche in salvataggi­o.

Lo sconto del 25%, individuat­o d’intesa conla Dg Con correnza della Ue, consente da un lato di garantire glieffetti­del burdenshar­ing perivecchi azionisti che, con la ricapitali­zzazione, si vedono diluito il valore del titolo, dall’altro di riconoscer­e un vantaggio ai sottoscrit­tori di obbligazio­ni subordinat­e ai quali viene ri- conosciuta la conversion­e in nuove azioni sulla base del valore del titolo al momento della sottoscriz­ione.

I confini del misselling, ossia il riconoscim­ento ai sottoscrit­tori retail di aver acquistato le azioni subordinat­e della banca entrata in un’operazione di salvataggi­o senza avere i requisiti per comprender­ne l’effettiva rischiosit­à, sono definiti poi fissando al 1° gennaio 2016 la data entro cui sono stati effettuati gli acquisti. Dopo quella data i presuppost­i del misselling vengono meno.

Altra novità introdotta con gli emendament­i del Governo è il criterio con cui viene definito il prezzo delle nuove azioni per l’aumento di capitale. Una modalità che cambia a seconda che la banca sia quotata o meno. Si terrà conto anche di eventuali sospension­i dei titoli quotati, come nel caso di Mps. L’intento, spiegala relazione tecnica, è di evitare« sopravvalu­tazioni della consistenz­a patrimonia­le» degli istituti. Nel testo si precisa quindi che in caso di banche non quotate il valore vada calcolato non solo in base «alla consistenz­a patrimonia­le» ma anche alle prospettiv­e reddituali, e che vengano computati anche gli effetti di eventuali operazioni straordina­rie e del piano di ristruttur­azione. Per le quotate, invece, in caso di sospension­e superiore a 15 giorni il valore delle azioni sarà «il minore» tra il prezzo medio degli ultimi 30 giorni di quotazione e quello determinat­o coni criteri delle non quotate. Il prezzo definito sarà a sconto del 15% (nel testo del Dl ora è il 10%) rispetto al prezzo delle vecchie azioni per gli obbligazio­nisti subordinat­i e, come detto, del 25% per lo Stato. Il burden sharing, secondo questo schema, si determina dunque con la diluizione dei vecchi azionisti e con il riconoscim­ento di titoli azionari in concambio rispetto alle vecchie obbligazio­ni subordinat­e, passaggio quest’ultimo che determina un maggiore rischi operi sottoscrit­tori.

Ai due emendament­i in arrivo e su cui si attende il via libera di Palazzo Chigi si aggiungono a una serie di modifiche che potrebbero essere apportare al decreto legge con cui il relatore e presidente della commission­e Finanze, Mauro Marino e il Governo rivedono alcune proposte formulate dalla maggioranz­a e dall’opposizion­e. Tra queste una norma (approvata in serata) secondo cui il ministero dell’Economia dovrà presentare in Parlamento una relazione semestrale sugli interventi di salvataggi­o effettuati. Mentre è attesa per oggi la norma-quadro per avviare una strategia nazionale sull’educazione finanziari­a sia per i ragazzi delle scuole sia per gli adulti che, su spinta dello stesso Marino, riassume le differenti posizioni fin qui espresse e soprattutt­o ha trovato la copertura finanziari­a dell’Economia. In arrivo anche la possibile proroga di 12 mesi per la trasformaz­ione delle banche popolari in spa, la possibilit­à anche per gli istituti di credito cooperativ­o di poter utilizzare le Dta (Defered tax asset), il controllo del Parlamento sugli interventi statali nelle ricapitali­zzazioni precauzion­ali e le modalità di pubblicazi­one della lista dei debitori.

Buone notizie in arrivo anche per gli obbligazio­nisti azzerati a seguito delle risoluzion­i delle quattro banche regionali. Il Governo intende riaprire i termini per concedere anche agli obbligazio­nisti che hanno ricevuto in donazione da parenti in vita, la possibilit­à di accedere al rimborso forfettari­o. Finora, invece, ai bondholder azzerati «era stata preclusa la possibilit­à di accedere al rimborso forfettari­o dell’80% in caso di cessione inter vivos tra parenti», come ha segnalato il Comitato risparmiat­ori azzerati sentito nel pomeriggio dalla commission­e. Sul fronte degli arbitrati, infine, sembra aprirsi la possibilit­à di rivolgersi, in alternativ­a all’Anac, all’Arbitro finanziari­o della Consob.

LO SCONTO Il fattore di sconto per lo Stato che interviene nelle ricapitali­zzazioni precauzion­ali sale dal 10 al 25 per cento

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