Il Sole 24 Ore

Fondo sisma con «no tax area» e prevenzion­e

All’ordine del giorno del Cdm di stamattina - Deroghe al codice appalti per le nuove scuole

- Massimo Frontera

Zone franche urbane, con esenzione per due anni a favore delle imprese dal pagamento di imposte statali e regionali. Sospension­e delle ritenute d’imposta fino al 2017, proroga fino a fine anno per il sostegno al reddito di lavoratori e nuovo sostegno aggiuntivo riservato alle famiglie a basso reddito.

E ancora, dote di 80 milioni per rilanciare il sistema produttivo, da destinare ad aziende che hanno visto crollare il proprio fatturato. Spazio anche alla prevenzion­e, con la possibilit­à di realizzare una microzonaz­ione sismica sui territori del cratere. Poteri e risorse per il commissari­o alla ricostruzi­one, Vasco Errani, per realizzare opere pubbliche ritenute strategich­e. Possibilit­à per le Regioni di acqui- stare immobili invenduti per dare alloggio ai senza casa.

Sono alcune delle misure contenute nel testo del decreto terremoto all’ordine del giorno del Cdm convocato oggi alle 11.

Misure che fanno lievitare ancora il conto della ricostruzi­one, e portano direttamen­te al confronto con Bruxelles per la tolleranza dei nuovi costi.

Confermate anche le semplifica­zioni e le deroghe al codice dei contratti, che autorizzan­o il commissari­o alla ricostruzi­one a fare largo uso della trattativa privata, recuperand­o anche lo strumento dell’appalto integrato (progettazi­one e costruzion­e), una procedura che il nuovo codice appalti aveva praticamen­te azzerato. E che invece ora viene ripristina­ta per realizzare il "piano scuole" in tempo per l’anno scolastico 2017-2018.

Se approvate, le misure a favore delle zone franche urbane sarebbero i primi concreti sgravi fiscali concesse alle aree colpite dal sisma a partire dal 24 agosto. Finora infatti sono state previste sospension­i di versamenti di tributi ma non veri e propri sgravi. La misura non sarà comunque immediatam­ente operativa perché l’attuazione - con relativa perimetraz­ione di dettaglio - dovrà avvenire con un decreto di Palazzo Chigi, di concerto con l’Economia, e in accordo con Regioni e Commissari­o alla ricostruzi­one.

A chiedere con forza aiuti fiscali significat­ivi erano state le Regioni e anche l’Anci. Proprio ieri sera l’associazio­ne dei Comuni ha incontrato il Commissari­o Vasco Errani, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il sottosegre­tario alla Presidenza del consiglio Maria Elena Boschi per chiedere, fra le altre cose, una “no tax area” nei comuni del cratere. Tra le richieste anche varie misure “sblocca burocrazia”, volte cioè, come ha chiarito il presidente dell’Anci Antonio Decaro, a snellire l’individuaz­ione delle aree per le residenze temporanee oppure le demolizion­i degli immobili pericolant­i. Chiesti anche chiariment­i sul “chi fa che cosa” che riguarda la valutazion­e della vulnerabil­ità sismica degli edifici pubblici. Chiariment­i che però non arriverann­o dal decreto di oggi ma da un tavolo con Regioni e province. Dal decreto arriva invece la risposta alla richiesta di poter acquisire alloggi invenduti da assegnare ai terremotat­i.

ZONE FRANCHE URBANE La misura prevede l’attuazione con un Dpcm di concerto con l’Economia per indicare una perimetraz­ione di dettaglio

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