Fondo sisma con «no tax area» e prevenzione
All’ordine del giorno del Cdm di stamattina - Deroghe al codice appalti per le nuove scuole
Zone franche urbane, con esenzione per due anni a favore delle imprese dal pagamento di imposte statali e regionali. Sospensione delle ritenute d’imposta fino al 2017, proroga fino a fine anno per il sostegno al reddito di lavoratori e nuovo sostegno aggiuntivo riservato alle famiglie a basso reddito.
E ancora, dote di 80 milioni per rilanciare il sistema produttivo, da destinare ad aziende che hanno visto crollare il proprio fatturato. Spazio anche alla prevenzione, con la possibilità di realizzare una microzonazione sismica sui territori del cratere. Poteri e risorse per il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, per realizzare opere pubbliche ritenute strategiche. Possibilità per le Regioni di acqui- stare immobili invenduti per dare alloggio ai senza casa.
Sono alcune delle misure contenute nel testo del decreto terremoto all’ordine del giorno del Cdm convocato oggi alle 11.
Misure che fanno lievitare ancora il conto della ricostruzione, e portano direttamente al confronto con Bruxelles per la tolleranza dei nuovi costi.
Confermate anche le semplificazioni e le deroghe al codice dei contratti, che autorizzano il commissario alla ricostruzione a fare largo uso della trattativa privata, recuperando anche lo strumento dell’appalto integrato (progettazione e costruzione), una procedura che il nuovo codice appalti aveva praticamente azzerato. E che invece ora viene ripristinata per realizzare il "piano scuole" in tempo per l’anno scolastico 2017-2018.
Se approvate, le misure a favore delle zone franche urbane sarebbero i primi concreti sgravi fiscali concesse alle aree colpite dal sisma a partire dal 24 agosto. Finora infatti sono state previste sospensioni di versamenti di tributi ma non veri e propri sgravi. La misura non sarà comunque immediatamente operativa perché l’attuazione - con relativa perimetrazione di dettaglio - dovrà avvenire con un decreto di Palazzo Chigi, di concerto con l’Economia, e in accordo con Regioni e Commissario alla ricostruzione.
A chiedere con forza aiuti fiscali significativi erano state le Regioni e anche l’Anci. Proprio ieri sera l’associazione dei Comuni ha incontrato il Commissario Vasco Errani, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Maria Elena Boschi per chiedere, fra le altre cose, una “no tax area” nei comuni del cratere. Tra le richieste anche varie misure “sblocca burocrazia”, volte cioè, come ha chiarito il presidente dell’Anci Antonio Decaro, a snellire l’individuazione delle aree per le residenze temporanee oppure le demolizioni degli immobili pericolanti. Chiesti anche chiarimenti sul “chi fa che cosa” che riguarda la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici. Chiarimenti che però non arriveranno dal decreto di oggi ma da un tavolo con Regioni e province. Dal decreto arriva invece la risposta alla richiesta di poter acquisire alloggi invenduti da assegnare ai terremotati.
ZONE FRANCHE URBANE La misura prevede l’attuazione con un Dpcm di concerto con l’Economia per indicare una perimetrazione di dettaglio