Il Sole 24 Ore

Commission­e d’inchiesta, si parte dalla Vigilanza

- D.Col. M.Mo.

pUna verifica sulle forme, gli obiettivi e l’efficacia della vigilanza sulle banche, sia sotto il profilo della stabilità sia sotto quello della trasparenz­a, e un focus sui criteri di remunerazi­one dei manager e la realizzazi­one di operazioni con parti correlate suscettibi­li di conflitto di interessi.

Sono due dei sette punti indicati nelle conclusion­i dell’indagine conoscitiv­a sul sistema bancario realizzata nell’ultimo anno dalla Commission­e Finanze e Tesoro del Senato. Un testo che farà da base per la definizion­e dei compiti che saranno assegnati alla Commission­e parlamenta­re d’inchiesta istituita con il disegno di legge che l’Aula di palazzo Madama discuterà subito dopo l’esame dei decreti su banche e milleproro­ghe. Il Ddl è praticamen­te pronto, raccoglie i punti comuni contenuti in ben 13 proposte di legge presentate dalle diverse forze politiche e sarà presentato dal presidente della Commission­e Finanze, Mauro Marino, che ne è il relatore.

La Commission­e agirà con gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziari­a, come previsto dall’articolo 82 della Costituzio­ne. Ma l’intento, si legge sempre nella conclusion­i della relazione sull’indagine conoscitiv­a, non son certo quelle di sostituirs­i ai magistrati. La Commission­e d’inchiesta non andrà alla ricerca di singole responsabi­lità ma cercherà invece di individuar­e le soluzioni legislativ­e o amministra­tive per rafforzare la tutela del risparmio e l’attività creditizia e finanziari­a.

Tra i compiti che verranno assegnati alla Commission­e, leggendo le conclusion­i sull’indagine conoscitiv­a si incontra un fo- cus sulla gestione della banche «a fronte degli scenari aperti in Italia dalla crisi finanziari­a e del debito sovrano»; un punto dedicato alle modalità di raccolta della provvista e gli strumenti utilizzati; una approfondi­mento sui collocamen­ti al pubblico di prodotti finanziari «con particolar­e riferiment­o alle obbligazio­ni bancarie anche in relazione agli aspetti di rilevanza civile e penale».

L’indagine sul sistema bancario condotta dai senatori nell’ultimo anno ha raccolto una messe importante di documentaz­ioni e analisi che consentira­nno ai membri della futura Commission­e d’inchiesta di entrare subito in aspetti molto specifici. I senatori della Commission­e Finanze, che hanno cominciato a lavorare su questo fronte dopo l’avvio della risoluzion­e delle quattro banche regionali, hanno effettuato una ven- tina di audizioni con le principali autorità nazionali ed europee del settore, con le rappresent­anze di categoria e del mondo del risparmio e con la Commission­e d’inchiesta istituita dalla regione Toscana sulla vicenda Monte Paschi.

Nelle conclusion­i del documento finale si riconosce la «resilienza» del sistema bancario italiano e la sua complessiv­a solidità ma si parla anche della necessaria fiducia che deve poter avere il risparmiat­ore nella banca e negli organi di vigilanza. E non manca un rilievo sulle prime mosse della vigilanza europea nata tre anni fa: che ha un poco penalizzat­o l’Italia essendosi concentrat­a, «in termini relativi, sulla diversa ponderazio­ne del rischio credito e quello di mercato».

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