Marchesini rileva Dumek di Bologna
EMILIA ROMAGNA
pS i prospetta un anno «sbalorditivo» (così lo definisce il presidente), con una crescita a doppia cifra, per il gruppo bolognese del packaging Marchesini. Archiviato il 2016 con un incremento del fatturato del 7% a 292 milioni (per il 78% export), la multinazionale tascabile di Pianoro si prepara a fare il salto nelle macchine automatiche per la cosmetica e cosmeceutica, segmento che oggi vale un 15% del business aziendale (l’85% della produzione è destinato al pharma).
Il primo passo è l’acquisizione annunciata ieri di Dumek Srl, una piccola ma efficiente industria familiare di Bologna specializzata nell’automazione di processo per la cosmetica. «Un’operazione che ci permette di valorizzare la packaging valley emiliana e di integrare il nostro parco macchine, in li- nea con un ambizioso piano di sviluppo strategico con un trend double digita budget. Crescere per linee interne del 7%, come abbiamo fatto lo scorso anno, è una fatica improba nel nostro settore», sottolinea il presidente Maurizio Marchesini. Seconda generazione alla guida del gruppo, che di dossier sul tavolo ne ha parecchi .
Dumek progetta e costruisce turbo emulsionatori per creme, gel, dentifrici e ha chiuso il 2016 con 3,5 milioni di euro di ricavi (+46% nel 2016).
«Il traguardo dei 300 milioni di euro di fatturato 2017 è a portata di mano – conferma il nuovo ad Pietro Cassani – e ci arriveremo consolidando la nostra leadership nel farmaceutico e ramificandoci più e meglio nella cosmetica, segmento dato in forte crescita da qui al 2020». Il vero freno allo sviluppo, conclude il presidente, «è la scarsità di personale, mancano profili tecnici sul territorio».
LA STRATEGIA Traguardo dei 300 milioni di fatturato a un passo L’operazione consentirà integrazione degli impianti e accelerazione della crescita