Il Sole 24 Ore

Inizio anno freddo per l’attività dell’industria

- Nicoletta Picchio

pAttività in calo nel mese di gennaio. Secondo l’indagine rapida del Centro studi Confindust­ria la produzione industrial­e ha avuto una variazione di -0,2% in gennaio su dicembre. Mese in cui si era già stimato un calo dello 0,3% su novembre. Guardando l’andamento del periodo precedente, nel quarto trimestre del 2016 l’attività industrial­e registra comunque un aumento dello 0,6% congiuntur­ale, dopo il +1,3% nel terzo trimestre. Un dato che, per quanto positivo, comporta per il primo trimestre 2017 una variazione acquisita di -0,2%. Per il futuro ci sono segnali di diversa tendenza: gli indicatori del manifattur­iero danno indicazion­i positive sull’attività, ma la fiducia dei consumator­i, in calo a gennaio, potrebbe frenare la risalita dei prossimi mesi.

Secondo il Csc, di cui è direttore Luca Paolazzi, la produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative (2 in più questo mese), è aumentata in gennaio dello 0,3% rispetto a gennaio 2016 e in dicembre del 2,5% sullo stesso mese dell’anno precedente. Gli ordini in volume hanno registrato in gennaio una crescita dello 0,7% sul mese precedente (+6,9% su gennaio 2016). In dicembre erano aumentati dello 0,8% su novembre (2,9% sui 12 mesi). L’indagine, curata da Massimo Rodà, viene effettuata mensilment­e su 380 imprese mediogrand­i in termini di fatturato, dell’industria in senso stretto.

Gli indicatori qualitativ­i relativi al manifattur­iero (indagine Istat) offrono indicazion­i positive sulla tendenza dell’attività nei prossimi mesi, anche se a gennaio si è avuto un calo dei giudizi sul livello corrente di attività. Per il secondo mese consecutiv­o la fi-

LO SCENARIO Positive le aspettativ­e per i prossimi mesi: gli ordini segnano un aumento mensile dello 0,7% con un +6,9% su base annua

ducia degli imprendito­ri manifattur­ieri è aumentata (+1,1 punti, a 104,8, massimo da ottobre 2015) grazie al migliorame­nto dei giudizi sugli ordini (+2 punti) e delle attese sulla produzione (+1) e sull’andamento dell’economia (+3). La fiducia dei consumator­i, in calo a gennaio con un peggiorame­nto di giudizi e attese su bilanci familiari, suggerisce una maggiore parsimonia delle famiglie italiane a inizio anno.

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