Caso Marra, Raggi in procura dai Pm
La sindaca Virginia Raggi compare oggi davanti ai magistrati della Procura della Repubblica di Roma. Un interrogatorio fissato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Francesco Dall’Olio, che chiederanno conto della presunta «illecita» assunzione al comparto Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello del pluri indagato superburocrate del Comune, Raffaele Marra. L’indagine è per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Sulla Giunta M5S pendono altre due inchieste giudiziarie che potrebbero compromettere la stabilità dell’Amministrazione: da una parte c’è il filone della nomina di Salvatore Romeo, l’ex capo segreteria della Raggi passato «irregolarmente» da uno stipendio di 39mila euro a 93mila; dall’altra, invece, il presunto dossieraggio ai danni di Marcello De Vito - attuale presidente dell’Assemblea capitolina - per bloccare la sua candidatura a sindaco M5S di Roma. Due fascicoli che, ancora unavolta,potrebberosollevareom- bre sulla stessa Virginia Raggi. L’ipotesi, tutta da verificare, è che dietro il nuovo contratto di Romeo e dietro il sospetto dossieraggio su DeVitocisiastatalamanodiRaffaele Marra, il quale - stando al contenuto di alcuni sms acquisiti dalla Procura - era riuscito ad acquisire un vasto potere nell’Amministrazione. Un particolare messo in evidenza anche dall’ex capo di gabinetto della Raggi, Carla Raineri, in un esposto inviato all’attenzione del procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone. Intanto Grillo si dice vicino a Raggi e insiste: «Per il Campidoglio non esistono piani B».
La polemica finisce anche nel campo politico: Cgil, Cisl e Uil an- nunciano scioperi dopo che l’assessore pentastellato Massimo Colomban ha illustrato il piano di riduzione delle società partecipate del Comune. Una ricetta comunicata alla commissione Trasparenza presieduta dal dem Marco Palumbo. «Noi abbiamo la legge Madia che ci è arrivata tra capo e collo e a cui dobbiamo ottemperare - ha spiegato Colomban -. Quindi una serie di società saranno accorpate, dismesse, spero recuperando tutti i lavoratori. Ci vorrà ancora un mese o due per terminare i piani industriali, poi presenteremo questa ristrutturazione. Le società operative rimarranno dieci, dodici, tra queste Roma Metropolitane». Sul- l’Ama, la municipalizzata dei rifiuti travolta da più inchieste giudiziarie, Colomban dice che «ci sono 1.800 dipendenti inabili su un totale di circa 8mila. In un’azienda normale la percentuale di dipendenti inabili è massimo del 2%. Ci sono alcune posizioni di rendita anche tra i lavoratori. Dato che dobbiamo rilanciare le società bisogna che ci rimbocchiamo tutti le maniche».
Intanto fonti del Movimento 5 Stelle rivelano che a breve la Giunta capitolina potrebbe allargarsi a un nuovo assessore. Bocche cucite sul nome, ma pare che la delega ai Lavori pubblici - ad oggi in capo a Paolo Berdini, responsabile anche dell’Urbanistica - sarà affidata a una donna. Ieri la giunta ha anche approvato il piano per la prevenzione della corruzione e la trasparenza.
RIDUZIONE PARTECIPATE L’assessore Colomban: ristrutturazione in uno-due mesi, rimarranno 10-12 società. In arrivo un assessore ai Lavori pubblici