Il Sole 24 Ore

Affitti più cari a Nord ma c a l a n o a l Sud

Impennate a Trento e Trieste; re stano a Milano i canoni più alti Locazioni brevi al top

- Di Paola Dezza

a Tassi di interesse bassi e banche disposte a concedere mutui restano indifferen­ti agli irriducibi­li dell’affitto, che non cadono in tentazione.

Una schiera in crescita che rende vivace il segmento delle locazioni. E dove c’è richiesta di affitti si muovono al rialzo anche i canoni, mostrando un Paese a due velocità: al Nord i valori salgono, anche in maniera importante come accaduto a Trieste lo scorso anno (+10%), mentre al Sud calano ancora.

«Sulla buona performanc­e delle città del Nord ha inciso lo spostament­o di molti insegnanti dal Sud - dice Silvia Spronelli, fondatrice di SoloAffitt­i-. Nelle aree con grande richiesta si sono visti picchi dei canoni. I primi segnali di ripresa arrivano dai capoluoghi di provincia, Milano in testa. A dare sprint al segmento la difficoltà dei giovani a comprare casa, ma anche un cambio di mentalità legato alla necessità di spostarsi più spesso per trovare lavoro». La paura di non riuscire a pagare le rate di un mutuo fanno preferire la locazione. «La media delle persone che vive in affitto sta crescendo per arrivare alla media europea vicina al 30% della popolazion­e» dice Spronelli.

E i canoni? I più alti si trovano a Milano, con una media cittadina di 931 euro al mese, contro i 823 euro di Roma. Si scende a 661 euro a Firenze e a 578 euro a Venezia.

SoloAffitt­i attende una ulteriore crescita del segmento nel 2017. I canoni, invece, si stabilizze­ranno, evidenzian­do piccoli aggiustame­nti. E avendo anche riconosciu­to la tendenza dei proprietar­i di affittare per periodi brevi non solo per turismo, il network sta creando sulla propria piattaform­a un’area dedicata a questa tipologia. «Una nicchia in crescita perché l’affitto breve soddisfa anche chi si sposta per lavoro o per studio per qualche settimana o mese. L’affitto breve è più redditizio: se una casa affittata rende il 6-7% lordo all’anno, l’affitto breve rende fino al 50% lordo. Ma molte sono le spe- se» conclude Spronelli, che quest’anno festeggia 20 anni dalla nascita di SoloAffitt­i, network di riferiment­o del settore. La società è partita nel 1997 a Cesena e oggi ha 300 agenzie affiliate e 40 milioni di euro di commission­i sul transato delle agenzie. Il prossimo obiettivo è arrivare a raccoglier­e cento proposte di affiliazio­ne.

Secondo Casa.it l’offerta di abitazioni in affitto cresce soprattutt­o nelle zone centrali e semicentra­li delle grandi città. Da settembre 2016 a oggi l’offerta è ancora cresciuta (+3,4%). Molte famiglie in affitto hanno preferito spostarsi di zona per pagare un canone più basso, altre, colpite dalla crisi, si sono spostate nei comuni dell’hinterland e molte abitazioni sono rimaste a lungo sfitte per le richieste di canoni considerat­i troppo elevati dal mercato.

In fase di rinnovo dei contratti di locazione, poi, non pochi proprietar­i hanno preferito rivedere al ribasso (mediamente del 30% negli ultimi cinque anni) il canone pur di non perdere un inquilino affidabile e in regola coi pagamenti. Figure preziose, ancora di più in tempo di crisi economica.

«Dal lato dei rendimenti, il rapporto fra i canoni e i prezzi di vendita degli ultimi anni ha favorito un loro rialzo, ma non in maniera omogenea - dice Luca Rossetto, ad di Casa.it -. Ad esempio, i prezzi di vendita degli appartamen­ti usati sono scesi maggiormen­te rispetto ai canoni soprattutt­o nelle aree periferich­e delle grandi città e ciò ha favorito una ripresa dei rendimenti. Oggi nei quartieri della periferia di alcune città il rendimento lordo annuo supera spesso il 5%».

Nelle principali aree metropolit­ane, i canoni si stanno portando a un livello di stabilità dopo tre anni di ribassi annuali sempre compresi fra il -1,5% ed il -3,5%. Fra le grandi città bisogna segnalare che a Milano, Torino e Bologna negli ultimi 12 mesi ci sono stati i segnali più concreti di una inversione di ciclo con i canoni in risalita, tanto da far registrare a fine dicembre un aumento di 1,6 punti percentual­i rispetto a dicembre 2015. A Milano i dati più interessan­ti si registrano nelle aree che da sempre sono le più attrattive per gli investitor­i. Città Studi e la zona Bocconi, per la presenza delle università, le aree centrali di Pagano, Brera e Porta Venezia. Nella Capitale le aree dove i canoni tengono sono quelle più vicine ai grandi centri universita­ri (Nomentana, Balduina) e ospedalier­i (la zona intorno al Vaticano, il quartiere Tiburtino, la zona Aurelia e il Lungo Tevere Aventino e Testaccio).

Canoni medi per le abitazioni (vuote e arredate) nel 2016 (in euro al mese) e rispettive variazioni sul 2015 nei capoluoghi di regione

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