Apple vola ma Google diventa «regina»
Apple torna a far volare le vendite di iPhone e resta al comando delle graduatorie di capitalizzazione di Borsa. Ma questo non basta a fermare il sorpasso di Google quando si tratta di valore del marchio: il re dei motori di ricerca e della pubblicità online, oggi motore del gruppo Alphabet con estensioni tentacolari dall’auto allo spazio, ha surclassato la rivale di Cupertino per la prima volta in sei anni.
Il risultato è nella speciale classifica compilata da Brand Finance Global 500. Il brand di Apple è crollato a 106 miliardi di dollari nel 2016, un calo del 36 per cento. Google, al contrario, si è impennato a 109,4 miliardi da 88,2 miliardi. La ragione? «Apple ha faticato a mantenere il suo vantaggio tecnologico con i nuovi modelli di iPhone, che offrono redditività decrescente, mentre il mercato cinese è oggi affollato di concorrenti locali», ha sentenziato David Haigh, chief executive di Brand Finance.
Apple non può lamentarsi, nell'immediato, della sua performance. Nell’ultimo trimestre ha battuto le attese con entrate record, +3,3% a 78,4 miliardi, dopo tre trimestri di declini, spinta proprio dalla domanda del nuovo modello iPhone 7. I profitti sono scesi leggermente, del 2,6% a 17,89 miliardi, ma gli utili per azione di 3,36 dollari hanno ugualmente superato i 3,21 dollari previsti. Il fatturato da smartphone è lievitato del 5% a 54,38 miliardi e quello della divisione Servizi del 18% a 7,17 miliardi. Anche il prezzo medio di vendita degli iPhone è salito a 695 dollari da 691, un record trainato dal modello di fascia più alta 7 Plus. «Un trimestre esplosivo», ha assicurato l'amministratore delegato Tim Cook. E Wall Street ha spinto le azioni in rialzo del 6% in tre mesi e del 2% ieri. Ma le sfide aperte restano. I tablet iPad sono tuttora in difficoltà, con una flessione del 22% a 5,53 miliardi. E sotto il profilo geografico la strategica regione della Grande Cina ha sofferto in declino del 12% a 16,23 miliardi. Il margine lordo di profitto del gruppo è diminuito al 38,5% dal 40,1 per cento. E la quota di mercato degli iPhone negli Stati Uniti è stata del 31%, testa a testa con il 29% dei Samsung. Che dentro hanno il cervello - e il brand - di Google.