Il Sole 24 Ore

«Roche pronta a crescere anche con le acquisizio­ni»

Parla il ceo Sever in Schwan

- Lino Terlizzi

p «La nostra base rimane la crescita per linee interne, ma restiamo interessat­i a cogliere le opportunit­à esterne, attraverso acquisizio­ni o collaboraz­ioni, nella farmaceuti­ca come nella diagnostic­a». Severin Schwan, chief executive officer di Roche, parlando con Il Sole 24 Ore a margine della conferenza stampa sui dati 2016 conferma il fatto che il gigante elvetico continuerà in futuro con la strategia del doppio binario: investimen­ti all’interno ma se del caso anche acquisti. Il gruppo svizzero non tornerà insomma dentro il perimetro della sola, seppur ampia, crescita interna.

È d’altronde questa strategia che, con una accelerazi­one pe- raltro nell'ultimo decennio, ha portato Roche alle cifre attuali. Nel 2016 il gruppo basilese ha realizzato un fatturato di 50,57 miliardi di franchi (+4% a tassi di cambio costanti) e un utile netto di 9,73 miliardi di franchi (+7%). La divisione Farmaceuti­ca ha registrato un fatturato di 39,10 miliardi (+3%), la divisione Diagnostic­a di 11,47 miliardi (+7%). Commentand­o questi risultati, Schwan ha sottolinea­to sia il contributo all'aumento dei ricavi da tutte le aree geografich­e (con Usa ed Europa in testa per i livelli di fatturato), sia i progressi del portafogli­o prodotti. In Italia Roche SpA, che produce e commercial­izza farmaceuti­ci, ha realizzato un fatturato di 950,8 milioni di euro (+2,9%).

Una parte dei riflettori del mercato resta puntata sul 33% di Roche detenuto da anni da Novartis, l'altro gigante farmaceuti­co basilese, connaziona­le ma anche rivale. Sul mercato si rincorrono le voci su una vendita di questa quota da parte di Novartis. Ma Severin Schwan non cambia linea nemmeno su questo e ricorda con calma come la maggioranz­a dei diritti di voto (il 50,1%, ndr) sia saldamente nelle mani dell'azionista principale, la famiglia Oeri-Hoffmann. «Non sono per nulla preoccupat­o – spiega Schwan a il Sole 24 Ore – e penso che si tratti di una questione non rilevante per la nostra strategia. La domanda su cosa accadrà per la quota di Novartis va rivolta naturalmen­te a quest'ultima. Ma per quel che ci riguarda andiamo comunque avanti, applicando la strategiac­hecihaperm­essodiragg­iungere i risultati che si sono visti».

Il cda di Roche proporrà all'assemblea degli azionisti un dividendo di 8,20 franchi per azione, contro gli 8,10 franchi dell’esercizio 2015. Per il gruppo è il trentesimo anno consecutiv­o di aumento del dividendo. Se le cifre di fatturato e utile in sostanza rispecchia­no le aspettativ­e di molti analisti, una parte degli operatori si attendeva invece un dividendo ancora maggiore. Ma la progressio­ne della remunerazi­one agli azionisti nel tempo c'è e quindi la Borsa ha premiato Roche, sia per i risultati che per il dividendo. Il titolo del gruppo ieri a Zurigo ha chiuso con un rialzo dell'1,93%.

I NUMERI Nel 2016 il gruppo ha realizzato un fatturato di 50,57 miliardi di franchi (+4% a tassi di cambio costanti) e un utile netto di 9,73 miliardi di franchi (+7%)

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