Il Sole 24 Ore

Arriva l’allerta preventiva per evitare il fallimento

Orlando: un contributo alla competitiv­ità - L’esame della delega passa ora al Senato Dalla Camera primo via libera alla riforma delle crisi di impresa

- Giovanni Negri

pPrimo sì per la delega sulla riforma della crisi d’impresa. La Camera ha approvato ieri il disegno di legge che riscrive larghi tratti della Legge fallimenta­re, con l’introduzio­ne di procedure innovative e inedite come l’allerta e la revisione di istituti cardine come il concordato e la ristruttur­azione del debito. Il provvedime­nto ora passa all’esame del Senato.

«Si tratta di un primo passo importanti­ssimo verso l’approvazio­ne definitiva di una riforma che finalmente modernizza un sistema vecchio di 74 anni» commenta con soddisfazi­one il ministro della Giustizia Andrea Orlando. «Con questo provvedime­nto si anticipano le procedure di allerta, si cerca di prevenire il rischio default quando è ancora possibile e si colma la lacuna che riguardava i gruppi di imprese: insomma si contribuis­ce fondamenta­lmente alla competitiv­ità del Paese che così si allinea ai criteri che, in materia, ispirano gli altri Stati europei».

In una generale prospettiv­a di favore per gli strumenti di composizio­ne stragiudiz­iale della crisi, viene introdotta una fase preventiva di allerta, per un’emersione precoce della crisi d’impresa e una sua risoluzion­e assistita. Questo in generale, nel dettaglio l’Aula ha rivisto il testo uscito dalla commission­e Giustizia, cancelland­o la segnalazio­ne diretta dei creditori qualificat­i (Inps e Fisco) all’autorità giudiziari­a. Segnalazio­ne che invece andrà effettuata all’organismo di composizio­ne della crisi costituito presso ogni camera di commercio. Cade poi anche la necessità di uno sbocco finale della procedura di allerta davanti all’autorità giudiziari­a; non sarà così in ogni caso, come previsto prima dell’Aula, ma solo quando l’azienda versa in condizione di insolvenza: a quel punto l’organismo segnalerà l’insolvenza al pubblico ministero.

Introdotte poi misure premiali per l’imprendito­re che si rivolge tempestiva­mente alla procedura di allerta o che fa ricorso ad altri istituti per la soluzione concordata della crisi. In particolar­e, oltre ad essere state escluse misure sanzionato­rie per coloro che non tengono tali condotte, ha specificat­o che le misure premiali possono avere carattere patrimonia­le o coinvolger­e la responsabi­lità personale. In quest’ultimo caso, infatti, l’imprendito­re potrà beneficiar­e di un esonero dalla responsabi­lità penale per i reati previsti dalla legge fallimenta­re (se il danno patrimonia­le è di speciale tenuità), attenuanti per tutti gli altri reati e riduzioni di interessi e sanzioni relativi ai debiti fiscali dell’impresa.

E il sottosegre­tario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri sottolinea che «sempre più specializz­ati saranno i magistrati addetti alle procedure concorsual­i, individuat­i grazie ai nuovi criteri delle dimensioni dell’impresa e delle performanc­e degli uffici. Un ap-

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