Il Sole 24 Ore

Politiche attive, proroga per i finanziame­nti

- Gianni Bocchieri

Con la circolare 2/2017 del 31 gennaio, il ministero del Lavoro ha prorogato al 31 marzo il termine entro cui le Regioni potranno finanziare azioni di politica attiva del lavoro nel limite del 50% delle risorse degli ammortizza­tori sociali in deroga, comprese le eventuali economie scaturite dai mancati utilizzi delle risorse degli anni precedenti.

Era stato il decreto legislativ­o 185/2016 (correttivo del Jobs act) a prevedere la possibilit­à di innalzare dal 5% al 50% la percentual­e delle risorse che le Regioni possono desti- nare agli ammortizza­tori sociali, derogando ai più restrittiv­i paletti fissati dal decreto ministeria­le 83473 del 1° agosto 2014, con cui ne è stato circoscrit­to l’ambito di applicazio­ne ed è stata fissata la cancellazi­one della mobilità in deroga a decorrere dal 1° gennaio 2017.

In questo modo, le Regioni avranno ulteriori tre mesi di tempo per definire le misure di politica attiva del lavoro da realizzare sul territorio, rispetto al termine del 31 dicembre fissato dalla precedente circolare dello stesso ministero (circolare 34/2016).

La proroga si è resa necessa- ria perché il 22 dicembre 2016 è stato emanato un ulteriore decreto del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, con il quale sono state assegnate alle Regioni e Province autonome ulteriori 65 milioni di euro per la concession­e degli ammortizza­tori sociali in deroga nelle aree di crisi complessa.

La circolare precisa che questa proroga vale solo per le azioni di politica attiva e non anche per la concession­e dei trattament­i di cassa integrazio­ne e mobilità in deroga. Per questi trattament­i restano, invece, fermi i termini indicati nella richiamata circolare 34/2016 con cui era stato chiarito che le risorse a disposizio­ne delle Regioni potevano essere utilizzate per finanziare provvedime­nti autorizzat­ivi con inizio entro la fine del 2016, anche con decorrenza successiva purché nei limiti delle risorse disponibil­i.

LA CHANCE Per favorire l’occupabili­tà le autonomie possono destinare fino al 50% dei fondi della cassa in deroga

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