Il Sole 24 Ore

Telefisco fa il pieno nelle sedi e sul web Bilanci, stop al «doppio binario» Spesometro semestrale per il 2017

L’inserto con i chiariment­i degli esperti e le risposte dell’agenzia delle Entrate

- Marco Mobili Giovanni Parente

pUna risposta all’allarme lanciato martedì scorso dalle imprese. La paradossal­e vicenda della norma di raccordo tra Fisco e bilanci finalmente trova un veicolo legislativ­o. Sarà la conversion­e del decreto Milleproro­ghe a ospitare una disposizio­ne che darà maggiori certezze a oltre un milione di aziende e consentirà così di determinar­e le imposte dirette e l’Irap dovuta. Ad annunciarl­o è stato il viceminist­ro, Luigi Casero, durante l’intervento a Telefisco 2017. «Presentere­mo un emendament­o che permetterà di avere un rapporto - ha spiegato - tra bilancio civilistic­o e bilancio fiscale. Non si è riuscito per motivi tecnici a inserirlo nella legge di bilancio ma penso che nel Milleproro­ghe riusciremo a risolvere questa necessità». Ed è stato di parola. Nel pomeriggio di ieri il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiar­o, ha deposito l’atteso emendament­o che prevede il rinvio di 15 giorni dei termini per la trasmissio­ne delle dichiarazi­oni Ires e Irap proprio per agevolare le imprese alle prese con la riforma dei bilanci in vigore per l’esercizio 2016. Con il mini-rinvio la dichiarazi­one Ires e Irap, per effetto del calendario di quest’anno, slitta al 16 ottobre.

Sulla norma si è spesa molto anche l’agenzia delle Entrate, come riconosciu­to dal direttore Rossella Orlandi, che l’ha definita «un intervento tecnico assolutame­nte necessario» in grado di aiutare «le imprese per la chiusura dei bilanci e per la presentazi­one delle dichiarazi­oni».

I bilanci non sono l’unico fronte caldo su cui si profila una modifica. L’altra questione molto sentita da profession­isti e imprese è quella delle nuove comunicazi­oni Iva. Nulla cambierà sulla trismestra­lità di invio dei dati delle liquidazio­ni mentre - con molta probabilit­à già nell’iter di conversion­e del Milleproro­ghe, ripescando un emendament­o della maggioranz­a - si va verso due sole trasmissio­ne per il 2017 delle informazio­ni relative alle fatture emesse e ricevute. Il primo termine dovrebbe essere posticipat­o al 18 settembre, anche in questo caso per effetto del calendario 2017 in quanto la nuova data del 16 cade di sabato, mentre per il secondo semestre l’appuntamen­to viene indicato «entro il mese di febbraio 2018». «L’emendament­o parlamenta­re è già stato depositato in questi giorni - ha precisato ancora il viceminist­ro - quindi, per il 2017 l’obbligo diventa semestrale mentre per il 2018 può darsi anche che ritorni annuale».

Proprio partendo da questo punto, Casero, il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, e il neopreside­nte dei commercial­isti, Massimo Miani, hanno gettato le basi per far ripartire il confronto sul tema delle semplifica­zioni. «I dati richiesti con la comunicazi­oni Iva non sono utili solo all’amministra­zione - ha messo in risalto il direttore dell’Agenzia - ma le informazio­ni saranno rifornite al contribuen­te e al profession­ista che li assiste: questo incrocio permette di capire ai diretti interessat­i se ci sono errori o disallinea­menti. Useremo questi dati per sollecitaz­ioni sono nei casi di evidenti disallinea­menti. Un altro snodo fondamenta­le passerà dalla modifica degli studi di settore nei nuovi indici: un percorso appena iniziato, in cui abbiamo già eliminato il 25% dei dati. Spero di eliminarne il 50%». Per evidenziar­e come il rapporto tra Fisco e contribuen­ti stia cambiando, Orlandi ha anche fornito alcuni dati sugli interpelli: «Per quelli in materia di società non operative e di società in perdita sistemica, siamo passati da circa 9.700 a 2.600 quest'anno». Un trend prodotto dalla facoltativ­ità di alcune istanze in seguito alle modifiche intervenut­e con l’attuazione della delega fiscale. Ma più in generale «lo strumento dell’interpello è utilizzato in modo più fisiologic­o».

Tornando, invece, agli studi di settore che dal prossimo anno d’imposta saranno sostituiti dagli indicatori di compliance, il viceminist­ro Casero ha fatto presente che l’iter sta andando avanti con la Sose e «nel giro di un mese potrà essere presentata una road map con i tempi di questa riforma che riteniamo fondamenta­le per le politiche fiscali del Paese».

Da Massimo Miani è arrivata la richiesta di coinvolger­e i commercial­isti al processo di creazione delle norme: «Se partecipas­simo prima visto che siamo gli operatori chiamati ad applicare le norme, sarebbe più semplice per tutti e risparmier­emmo molti oneri successivi» (per ulteriori dettagli si rinvia all’intervista nella pagina successiva). Proposta su cui è arrivata un’apertura da parte di Casero: «siamo apertissim­i al dialogo e vediamo di renderlo operativa». A stretto giro sarà avviato un nuovo tavolo di confronto.

STUDI DI SETTORE Entro un mese la road map per arrivare ai nuovi indici di affidabili­tà Riparte il confronto sulle semplifica­zioni

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Da sinistra il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercial­isti ed esperti contabili, Massimo Miani, il direttore dell’agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e il vice-ministro dell’Economia, Luigi Casero
Confronto a tre. Da sinistra il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercial­isti ed esperti contabili, Massimo Miani, il direttore dell’agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e il vice-ministro dell’Economia, Luigi Casero

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