Il Sole 24 Ore

Boccia: «Strategia di medio termine su conti e crescita»

- Nicoletta Picchio

Una strategia per il futuro, in Italia e in Europa. Con una «visione di medio termine» che «affronti in termini struttural­i tre problemi: debito, deficit e crescita». Il governo italiano ha inviato la lettera di risposta a Bruxelles sulla correzione dei conti pubblici chiesta dalla Ue. Per Vincenzo Boccia «è in linea con la posizione italiana, riguarda la messa in sicurezza di pochi decimali e il rapporto tra Italia e Unione europea, ma non sono interventi struttural­i e non spingono per la crescita».

Per il presidente di Confindust­ria bisogna guardare avanti: «Il dibattito si deve orientare su cosa vogliamo fare per il paese e come. Quali sono le idee di politica economica e con quali risorse finanziarl­e». Il nostro Paese, ha sottolinea­to Boccia, deve fare i conti con il suo «macrodebit­o pubblico». E per farlo c’è bisogno di un «piano a medio termine», frutto di una «visione» a medio termine, «che sia pre o post elettorale».

Per Boccia la priorità è una politica economica per la crescita in chiave europea e italiana. «La nostra premura è che il Paese non si concentri solo sulla legge elettorale e sulle elezioni, ma su un piano a medio termine per la competitiv­ità delle imprese italiane e su una proposta europea». Quindi occorre aprire «una grande stagione di confronto non solo sulle questioni tattiche, che sono importanti, ma anche sulle questioni di merito. Occorre fare strategie altrimenti si perdono di vista le priorità».

Occorre stabilire «come si combatte la povertà e come si danno risposte ai giovani». È vero, ha detto Boccia (che ha parlato in una conferenza stampa alla fiera Milano Unica),che le cose in Italia stanno migliorand­o, ma «dobbiamo fare un’operazione verità, il debito

LA PRIORITÀ Non bisogna concentrar­si solo sulla legge elettorale, ma su un piano per la competitiv­ità delle imprese italiane

pubblico resta rilevante». Nel mettere a punto la strategia per il futuro a suo parere bisogna prima decidere quali effetti si vogliono avere sull’economia reale in Italia e nella Ue, poi individuar­e gli strumenti, le risorse e infine intervenir­e sui saldi di bilancio. «Mi sembra che si stia seguendo il percorso di intervenir­e sui saldi prescinden­do dagli effetti sull’economia reale. Ribaltare questo paradigma di pensiero è la grande priorità che il Paese deve affrontare sia in chiave interna che europea». Il presidente di Confindust­ria ha anche commentato la condanna dell’amministra­tore delegato di Leonardo-Finmeccani­ca, Mauro Moretti: «Mi auguro possa dimostrare la sua estraneità in appello. È un grande manager», non avendo letto la sentenza «ogni riflession­e - ha detto ancora Boccia - può avere aspetti critici. Comunque mi sembra un pò eccessivo dare la responsabi­lità solo ai vertici prescinden­do dagli altri».

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Vincenzo Boccia

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