Erdogan e Merkel a consulto sui rifugiati
pIl cancelliere tedesco Angela Merkel è stata costretta alla ricerca di un difficile equilibrio, in un incontro con il presidente turco Tayyp Erdogan, fra la riaffermazione di valori come la libertà di opinione, minacciati dopo il tentato colpo di Stato dell’estate scorsa in Turchia, e la necessità di salvaguardare l’accordo fra l’Europa e Ankara sui rifugiati che ne ha bloccato l’afflusso in Germania.
I due leader hanno discusso la situazione in Siria e in Iraq, oltre alla questione dei rifugiati, e si sono trovati d’accordo su una più stretta collaborazione nella lotta al terrorismo, ha detto Erdogan.
Si trattava della prima visita del cancelliere in Turchia dopo il tentativo di golpe, che ha provocato una vasta repressione. Le relazioni bilaterali sono complicate anche dalle accuse della Turchia secondo cui la Germania dà accoglienza a militanti curdi e gulenisti, che Ankara ritiene responsabili della fallita insurrezione. Nelle ultime ore, poi, è emerso un altro caso, di un gruppo di ufficiali delle forze armate turche che hanno chiesto asilo in Germania per timore di essere perseguiti al ritorno in patria.
Nella conferenza stampa dopo l’incontro, a una domanda sul prossimo referendum costituzionale in Turchia, diretto a espandere i poteri del presidente, la signora Merkel ha sottolineato l’importanza di una stampa libera e della libertà di opinione. «L’opposizione è parte della democrazia», ha detto il cancelliere. Dal canto suo, Erdogan ha sostenuto che con il referendum non verrà abolita la separazione dei poteri, ma l’esecutivo avrà la possibilità di agire in modo più efficiente.
Il cancelliere è però preoccupato di non mettere a repentaglio l’accordo Ue-Turchia, grazie al quale si è bloccato il flusso di rifugiati che nel 2015 è arrivato in Germania e la cui ripresa le creerebbe un enorme problema politico in un anno elettorale.