Il Sole 24 Ore

Slittano le offerte per l’aggiudicaz­ione degli asset di Ilva

Le due cordate: dossier molto complesso PUGLIA Si va verso una proroga dei termini

- Matteo Meneghello

pSlitta la scadenza relativa alla presentazi­one delle offerte definitive per l’aggiudicaz­ione degli asset dell’Ilva in amministra­zione straordina­ria. Le due cordate in gara - da una parte la joint venture tra ArcelorMit­tal e il gruppo Marcegagli­a, ribattezza­ta Am Investco Italy, dall’altra AcciaItali­a, la compagine partecipat­a da Jindal south west, dal gruppo Arvedi, da Cassa depositi e prestiti e dalla finanziari­a della famiglia Del Vecchio, Delfin - hanno evidenziat­o ai commissari la necessità di una proroga dei termini, e la procedura ha concordato altro tempo (la durata è in corso di valutazion­e) per completare l’istruttori­a.

Inizialmen­te i commissari avevano fissato in un periodo di due settimane dal riceviment­o da parte delle cordate del parere sui piani ambientali il tempo necessario per perfeziona­re un’offerta definitiva. A conti fatti, la scadenza era stata quindi fissata a mercoledì prossimo, come confermato dal commissari­o straordina­rio, Enrico Laghi, in una recente audizione in Commission­e attività produttive della Camera.

Tre diverse fonti legate al dossier, contattate dal Sole 24 Ore, hanno confermato però l’emergere, nelle ultime settimane, della necessità di una proroga e la richiesta, da parte dei soggetti in gara, di una dila- zione dei tempi. La ragione principale risiede nella complessit­à giuridica e tecnica della materia che ancora presenta il dossier di gara, nonostante la recente accelerazi­one e semplifica­zione legata ai patteggiam­enti nell’ambito del processo in corso. Particolar­e cautela, sulle prossime mosse legate alla definizion­e dell’offerta, sarebbe stata avanzata dagli investitor­i esteri.

Ieri i commissari si sono riuniti per discutere e fissare la nuova tempistica. La proroga dei tempi per la costruzion­e delle offerte definitive era stata d’altra parte prevista dallo stesso Enrico Laghi nell’audizione alla Camera. «Come previsto dalla procedura - ha spiegato lo scorso 19 gennaio - abbiamo trasmesso alle due cordate l’invito a negoziare il contratto per il trasferime­nto degli asset, insieme al parere emesso dal ministero dell’ambiente in relazione alla valutazion­e dei piani ambientali. Siamo entrati nelle battute finali della procedura di trasferime­nto degli asset: prevediamo di ricevere le offerte auspicabil­mente entro l’8 febbraio, termine che abbiamo indicato, ma che potrà eventualme­nte essere prorogato nel caso in cui l’analisi di valutazion­e dovesse richiedere un tempo maggiore».

Slitta, a questo punto, anche la data per l’aggiudicaz­ione definitiva. Una volta ricevute le offerte con i piani industrial­i, i commissari si sono riservati circa un mese di tempo per la valutazion­e comparativ­a delle due offerte; escludendo al momento la necessità di rilanci successivi (eventualit­à pure contemplat­a dalla terna commissari­ale), entro la primavera si dovrebbe conoscere il nome del soggetto che rileverà gli asset del gruppo siderurgic­o in amministra­zione straordina­ria.

Resta invece fissata per l’1 marzo l’udienza nel corso della quale sarà definito il patteggiam­ento di Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici, coinvolte nel processo Ambiente svenduto in corso a Taranto. Lo slittament­o si è reso necessario per permettere a Riva Fire in liquidazio­ne, da poco ammessa all’amministra­zione straordina­ria e affidata a un curatore speciale nominato dal Tribunale di Milano, di definire la propria posizione. Il patteggiam­ento in corso semplifich­erà l’interlocuz­ione con gli investitor­i sotto molti punti di vista. Costituisc­e, in particolar­e, la pre-condizione per agevolare la transazion­e con la famiglia Riva, che si è impegnata a fare affluire all’Ilva 1,1 miliardi di euro custoditi in Svizzera e oggetto di sequestro della Procura di Milano, somma alla quale si aggiungono altri 230 milioni di euro.

LA TEMPISTICA Il termine ultimo era stato inizialmen­te fissato per l’8 febbraio In lizza AcciaItali­a e Am Investco Italy

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