Il Sole 24 Ore

Castelli cresce con i grandi progetti

Arredament­o. Fatturato a +25% nel 2016 e personale raddoppiat­o. Nel 2017 buone attese dal settore navale e dalle commesse estere

- Giovanna Mancini

pUna crescita del 25% dei ricavi in un anno farebbe fregare le mani a qualunque imprendito­re. Ma Paolo Castelli – che nel 1994 ha rilevato l’azienda di arredo fondata a Bologna dal bisnonno a fine ’800 – non si accontenta mai : «Speravamo di replicare anche nel 2016 i ritmi record del 2015, ma parte degli ordini attesi per l’anno scorso è slittata al 2017. Poco male: significa che per il prossimo anno abbiamo già un portafogli­o ordini per circa 28 milioni, mentre lavori per altri 11 milioni sono già preventiva­ti per il 2018».

Rischi del mestiere di chi – ormai sei anni fa – ha scelto di ampliare il proprio business e aggiungere, alla tradiziona­le produzione di mobili, anche un’attività di general contractor, proponendo­si ai grandi com- mittenti (costruttor­i, società di ingegneria, studi di architettu­ra o proprietar­i immobiliar­i) con un servizio di consegna chiavi in mano di interi progetti, gestendo l’intera filiera dei lavori, dalle opere edili all’interior design, fino agli impianti e gli arredi. Parliamo di progetti milionari, come Palazzo Italia per Expo 2015, la Fondazione per la moda di Alberto Masotti a Bologna, le stazioni delle Funivie del Monte Bianco, parte del nuovo Mandarin Hotel di Milano, senza contare i grandi progetti immobiliar­i (soprattutt­o nell’hospitalit­y e nel residenzia­le) realizzati all’estero. Progetti che hanno consentito all’azienda di passare nel giro di due anni (dal 20014 al 2016) da un fatturato di 14 milioni a circa 25 milioni, con un raddoppio del personale, che oggi conta circa 95 dipendenti, molti dei quali giovani e con competenze adatte alle nuove sfide dell’azienda: non solo designer e architetti, ma anche ingegneri, esperti di logistica e project manager.

«Abbiamo ordini e commesse per tutto il 2017 e anche per il 2018 – spiega Paolo Castelli – in tutti i tre ambiti in cui operiamo: il settore navale, il global contract e la produzione di arredo». Nel primo caso, proprio l’anno scorso l’azienda bolognese ha consegnato un progetto molto importante per un grande cliente navale, che ha permesso a questa divisione aziendale di crescere del 50% e le attese sono analoghe per l’anno in corso, visto che lo stesso cliente ha già confermato nuovi ordini. Cresce anche il contract, in particolar­e grazie alle commesse in arrivo da oltreconfi­ne, tra cui il Ritz di Montecarlo (che sarà consegnato nei prossimi mesi) o le Gallerie Printemps di Parigi, di cui Castelli ha recentemen­te vinto l’appalto per la ristruttur­azione, in partnershi­p con lo studio Citterio. Tant’è che entro l’anno si invertirà il peso dell’estero sui ricavi complessiv­i, passando dall’attuale 45% al 55%.

Per quanto riguarda la produzione di mobili, a giugno il catalogo dell’azienda si arricchirà di una nuova linea tecnica, mentre sul fronte retail (attualment­e quasi assente: i canali principali sono contract ed ecommerce) il 2017 vedrà l’apertura del primo monomarca Castelli, a Londra, mentre sono state avviate le trattative per uno store anche a Miami. Infine, è stata avviata una collaboraz­ione con un rivenditor­e cinese per la distribuzi­one su quel mercato cruciale.

IL FRONTE RETAIL Novità importanti riguardano anche le vendite dirette, con il debutto a Londra del primo monomarca e l’avvio di una distribuzi­one in Cina

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