Un piano per i disoccupati Almaviva
Una cabina di regia formata da Mise, ministero del Lavoro, Anpal e Regione Lazio studia politiche attive e incentivi per i 1.666 licenziati
pPercorsi di «adeguamento delle competenze»; e, più in generale, di politiche attive mirate a una (si spera rapida) ri-collocazione dei lavoratori, anche verso altri settori trainanti dell’economia locale. E la possibilità, per ora ancora sulla carta, di affiancare questi strumenti con bonus occupazionali e incentivi per avviare nuove imprese (o rendere meno onerosa un’eventuale mobilità territoriale).
Il governo, attraverso l’agenzia nazionale Anpal e il ministero del Lavoro, assieme a Mise e regione Lazio, stanno studiando possibili interventi per arginare le difficoltà dei 1.666 disoccupati provenienti dalla sede di Roma di Almaviva.
Il tema è estremamente delicato, e anche ieri c’è stato un in- contro tecnico: la platea coinvolta dai licenziamenti si presenta piuttosto variegata, una fetta numerosa di persone è tra i 40-50 anni d’età, con titoli di studio medio-alti (questo potrebbe dare qualche chance in più per l’assorbimento).
«Stiamo approfondendo tutte le questioni - spiega il numero uno di Anpal, Maurizio Del Conte -. È la prima volta che amministrazioni differenti la- vorano per soluzioni articolate a tutela dell’occupazione». «L’idea - ha aggiunto Romolo De Camillis, dg della Tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali del ministero guidato da Giuliano Poletti - è proprio quella di avviare un laboratorio per sperimentare un intervento coordinato che favorisca una rapida presa in carico dei lavoratori espulsi dal mercato, accompagnandoli nei percorsi di reinserimento».
Nei prossimi giorni si punta a scrivere il piano operativo: il voucher per la ricollocazione potrà arrivare fino a 5mila euro (in base alla profilazione dell’interessato); e gli eventuali bonus occupazionali dovranno, comunque, rispettare le regole sul “de minimis”.
L’obiettivo è però correre (attualmente i disoccupati Almaviva stanno percependo la Naspi). Le nuove misure di politica attiva dovrebbero essere pronte per aprile.