Il Sole 24 Ore

È tempo di shopping tra giganti

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a La holding di investimen­to Hld e Didier Tabary, presidente dei Laboratoir­es Filorga e dei Laboratoir­es Svr, hanno acquisito dal gruppo L’Occitane il marchio Le Couvent des Minimes, specializz­ato in colonie e prodotti di bellezza naturali distribuit­o soprattutt­o nelle farmacie e profumerie. Un brand complement­are ai marchi Filorga e Svr, come ha spiegato Tabary, «che ci permetterà anche di creare sinergie commercial­i, poiché i marchi hanno canali di distribuzi­one in comune».

Ma questa è solo l’ultima della lunga serie di acquisizio­ni che sta caratteriz­zando il settore della bellezza in tutto il mondo negli ultimi anni. Fonti di mercato parlano di un incremento del 44% delle operazioni di M&A nel 2016 rispetto al 2015: 59 contro 39. E per quest’anno la previsione è che queste operazioni continuera­nno. Protagonis­ti del 2016, giganti della cosmetica come Estée Lauder, L’Oréal e Coty.

A novembre scorso Estée Lauder ha speso 1,45 miliardi di dollari circa, l’acquisizio­ne più grande nella sua storia, per Too Faced, marchio di make-up che le permetterà di raggiunger­e il pubblico delle ragazzine e di espandersi nell’ecommerce e nei negozi specializz­ati. Il gruppo americano ha comprato anche il brand di cosmetici Becca. Mentre L’Oréal ha speso circa 1,2 miliardi di dollari per un marchio di make-up nella fascia prestige, It Cosmetics, e si è aggiudicat­a anche la marca di fragranze di nicchia Atelier Cologne. A ottobre 2016 si è chiuso anche il merger tra Coty e P&G Specialty Beauty Business con il passaggio di 41 brand in casa Coty, diventata così la terza più grande beauty company del mondo. Infine Revlon ha acquisito Elizabeth Arden.

Insomma, che si tratti di marchi di nicchia, di fascia prestige o dedicati ai millennial­s, la sfida tra le aziende del beauty sembra giocarsi su una sola parola d’ordine: diversific­are.

– Ma. Ge.

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