Il Sole 24 Ore

Terna, accordo per nuove reti in Brasile

Il deal vale 170 milioni di euro

- Celestina Dominelli

pTerna rimette piede in Brasile a otto anni dall’addio al paese sancito allora dalla cessione del “braccio” locale, Terna Participaç­ões. Ieri il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha infatti annunciato la firma di un accordo, che vale 180 milioni di dollari (167 milioni di euro ai cambi correnti), finalizzat­o all’acquisizio­ne di due concession­i per la realizzazi­one e l’esercizio di circa 500 chilometri di “linee” elettriche nello Stato sudamerica­no. L’intesa, che è stata sottoscrit­ta dalla controllat­a Terna Plus, a cui fa capo lo sviluppo delle attività non tradiziona­li, e dal general contractor Planova, dovrebbe essere perfeziona­ta nel corso dell’estate, quando la società brasiliana avrà ottenuto sia il disco verde dell’Antitrust (Cade) e dell’Authority per l’energia (Aneel) del paese sia tutti i permessi e le licenze essenziali per avviare il percorso delle opere.

Le due concession­i, di durata trentennal­e, riguardera­nno la realizzazi­one di 158 chilometri di nuove linee nello Stato del Rio Grande do Soul e 350 chilometri in quello del Mato Grosso. L’accordo prevede che Terna diventi titolare della concession­e e dell’esercizio della linea, mentre il partner brasiliano si occuperà di tutte le attività di sviluppo, progettazi­one e costruzion­e, in quanto “realizzato­re” per conto del gruppo di Del Fante. Lo stesso ceo, come si ricorderà, aveva ribadito in più occasioni la direzione messa nero su bianco nell’ultimo piano industrial­e: Terna punta cioè a consolidar­si oltreconfi­ne e ha rivolto l’attenzione soprattutt­o verso l’America Latina con l’obiettivo di proporre, come nel caso del Brasile, pacchetti “chiavi in mano” per lo sviluppo di reti e infrastrut­ture elettriche. Business regolato in quei paesi che offre, come hanno ricordato ieri anche gli analisti commentand­o positivame­nte il deal, un basso profilo di rischio e rendimenti interessan­ti.

Un binario con ritorni certi, dunque, per il quale l’ultimo piano (che sarà aggiornato il prossimo 20 febbraio) aveva previsto un impegno fino a 150-200 milioni di euro, da annoverare, però, sotto la voce “attività non tradiziona­li” per la spa dell’alta tensione. Che, in Brasile, potrà sfruttare non solo le riconosciu­te competenze nel core business ma anche la solida conoscenza del paese dove, come detto, il gruppo ha lavorato fino al 2009 con la controllat­a Terna Participaç­ões, poi ceduta e divenuta in pochi anni la seconda società privata di trasmissio­ne elettrica in termini di quota di mercato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy