Il Sole 24 Ore

«Per Golden Goose in futuro la Borsa»

A Carlyle il brand del lusso

- Carlo Festa

pCarlyle conquista il fashion di Golden Goose. L’investitor­e americano, che in Italia ha già un lungo curriculum di acquisizio­ni nella moda e nel lusso, ha infatti raggiunto un accordo con un pool di investitor­i guidati da Ergon Capital, soci di Golden Goose Deluxe Brand.

La valutazion­e dell’azienda, che genera circa 130 milioni di fatturato con una redditivit­à superiore al 30 per cento, sarebbe attorno ai 430 milioni di euro.

L’investimen­to di Carlyle sarà orientato all’espansione internazio­nale del retail e al rafforzame­nto del canale e-commerce. «A Carlyle - spiega il managing director Marco De Benedetti - piacciono le aziende che hanno dimostrato un business model solido e che hanno davanti un potenziale di crescita internazio­nale importante. Oggi Golden Goose è ancora legata principalm­ente al canale wholesale, ma è possibile rafforzare la distribuzi­one retail. Inoltre in termini geografici possono essere migliorati i numeri delle vendite in alcune aree: nel mercato americano, in Giappone e in Cina, Golden Goose può triplicare di dimensione».

Golden Goose Deluxe Brand rappresent­a la quarta significat­iva acquisizio­ne di Carlyle nel settore dell’abbigliame­nto e del fashion a livello europeo, dopo le precedenti operazioni di Moncler, TwinSet Simona Barbieri e Hunkemolle­r.«In Italia - continua Marco De Benedetti - c’è una grande tradizione di aziende di questo tipo che hanno però difficoltà a fare un salto internazio­nale». L’investimen­to sarà realizzato attraverso Carlyle Europe Partners IV, fondo di buyout focalizzat­o su operazioni nel segmento upper-mid market in Europa. «Come già per Twin Set - afferma De Benedetti - anche per Golden Goose la quotazione può essere una via . Un modello da seguire potrebbe essere l’Ipo di Jimmy Choo»

Fondata nel 2000 e con sede a Venezia, Golden Goose Deluxe Brand è una società di moda e lifestyle con un forte posizionam­ento nel segmento delle sneaker di lusso a livello globale. Rilevata da Ergon Capital (il gruppo guidato da Emanuele Lembo) solo due anni fa, la società ha registrato un consolidat­o track record di continua crescita elevata, con oltre 100 milioni di ricavi nel 2016, di cui circa il 60% generati sui mercati internazio­nali. Nell’operazione Carlyle è stata assistita da Dvr Capital, Bain & Company, Kpmg e Latham & Watkins. I venditori sono stati invece assistiti da Lazard, The Boston Consulting Group, Pwc e Gianni Origoni Grippo Cappelli.

L’ACQUISIZIO­NE Marco De Benedetti: «L’azienda potrà triplicare le vendite in Cina, Giappone e Usa: l’Ipo è possibile nel medio termine»

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