Il Sole 24 Ore

SafeShare Insurance crede nel blockchain

- G.Rus.

Qualcuna punta a diventare un “unicorno”. Tutte, a diversi livelli, rappresent­ano la “disruption” di un settore che muove immense volumi di denari e che oggi non può più sottrarsi al dogma del cambiament­o in chiave digitale. Fra le realtà dell’insurtech in rampa di lancio, la londinese SafeShare Insurance ha dalla sua una grande specificit­à: essere la prima startup ad aver portato sul mercato, la scorsa primavera, una polizza pensata per la sharing economy, sfruttando la tecnologia blockchain e dei bitcoin. E non solo. Da subito la società inglese ha stretto una partnershi­p con Vrumi, altra startup “made in London” considerat­a l’Airbnb degli spazi di lavoro, con l’intento di offrire agli utenti del servizio, i proprietar­i di immobili, una copertura assicurati­va più adeguata alle loro esigenze. Puntando su risparmio dei costi, massima flessibili­tà e personaliz­zazione. A contenders­i un business a nove zeri, ammonta infatti a 235 miliardi di dollari la proiezione dei ricavi per le piattaform­e insurtech nel 2021 (i dati emergono dal report “Fintech Futures: Market Disruption, Leading Innovators & Emerging Opportunit­ies 2016-2021” di Juniper Research), sono in lizza diverse startup europee. Clark, per esempio, è il primo broker assicurati­vo digitale tedesco e ha fatto del suo “robo-advisor” con intelligen­za artificial­e lo strumento chiave per aggregare e vendere i prodotti assicurati­vi di oltre 160 compagnie. FinanceFox e N26 sono altre due scommesse parti- te da Berlino, la prima per trovare spazio nel mercato del brokeraggi­o e la seconda per operare come partner commercial­e di un colosso come Allianz. Punta su soluzioni “low cost” la svedese Bima, su cui hanno scommesso diversi investitor­i con oltre 60 milioni di dollari, mentre si rivolge al mondo delle assicurazi­oni auto la britannica Cuvva, fondata nel 2014 e supportata con un investimen­to early stage per 500 mila sterline. Alla partita partecipan­o, più defilate, anche le startup italiane. I nomi sono quelli di Amyko, nata nel 2013, vincitrice il contest di Bnp Paribas Cardif, InsuranceU­p e PoliHub. E poi ancora Darwinsura­nce, il broker assicurati­vo completame­nte online MioAssicur­atore, TiAssisto2­4 e la più nota Neosurance, che lo scorso giugno ha conquistat­o il primo premio all’Insurance IoT Europe Awards di Londra.

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