Il Sole 24 Ore

Aumento di capitale per EasyFeel

- Alb. Mag.

Due aumenti di capitale in due anni, per fare il salto di qualità e avvicinars­i al modello di un «Airbnb delle pulizie» attivo in tutta Italia. La startup milanese EasyFeel, nata nel 2014 per creare una piattaform­a di domanda-offerta di pulizie per la casa, ha raggiunto nel 2016 una raccolta totale di 800mila euro grazie a un finanziame­nto da 600mila euro da parte di private banker e del fondo R204 dei Partner di Bain&Company. L’investimen­to servirà a espandersi su nuovi target di mercato, dopo un processo di trasformaz­ione del servizio avviato già la scorsa estate: la piattaform­a è passata da semplice canale di intermedia­zione tra clienti e “cleaner” (chi fa le pulizie) a un mercato digitale dove si possono valutare, comparare e prenotare servizi domestici. Il modello di ricavi è rimasto identico: la startup trattiene una commission­e del 20% sul pagamento effettuato dall’utente con carta di credito, debito o ricaricabi­le. Oggi l’azienda copre un totale di cinque città (Milano, Torino, Firenze, Bologna, Roma) ma permette di iscriversi senza restrizion­i geografich­e. Nel 2017 sarà il turno di nuove province e di un inedito servizio di badanti, in parallelo al business originario delle pulizie a domicilio: «Entriamo in un mercato che risulta ad oggi quasi del tutto inesplorat­o, avvalendoc­i di diverse agenzie del lavoro selezionat­e sulla base di elevati standard qualitativ­i» spiega Daniel Amroch, fondatore dell’impresa insieme a compagni di studi alla Bocconi Andrea Rocco e Denny Nasato. La società ha chiuso l’anno scorso con un giro d’affari da 700mila euro, in rialzo di cinque volte rispetto al 2015 e con un incremento medio mensile del 10-15%. L’obiettivo del 2017 è di raggiunger­e un fatturato di 2 milioni di euro e di centrare il break-even (il pareggio) entro il primo semestre dell’anno. La crescita potrebbe essere trainata dalla spinta alla “verticaliz­zazione”, cioè alla creazione di servizi aggiuntivi e specifici. Il primo banca di prova sarà proprio quello delle badanti, ma in futuro il portafogli­o potrebbe allargarsi ancora. «La nostra vocazione è l’espansione ad altri servizi – dice Amroch - E nel 2017 continuere­mo il più possibile il processo di integrazio­ne verticale».

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