Rottamazione e Iva, i temi più gettonati
Il convegno trasmesso in oltre 130 sale in tutta Italia e in modalità streaming
pSarà stata l’incertezza sulle regole relative alla rottamazione delle cartelle o la necessità di avere chiarimenti sulla voluntary disclosure. O, forse, la curiosità di scoprire se agenzia delle Entrate e ministero dell’Economia avessero finalmente trovato una soluzione al problema delle comunicazioni Iva. Fatto sta che le oltre cento sale allestite in tutta Italia per Telefisco erano esaurite. In alcuni casi, come a Firenze, decine di professionisti sono rimasti in piedi pur di assistere alla trasmissione del convegno che ha fatto luce sulla “giungla fiscale” quest’anno ancor più intricata del solito.
Lo stesso è successo a Na- poli, dove nella grande sala della Stazione marittima già alle 9 di mattina non c’erano più posti a sedere.
L’affluenza superiore alle previsioni non ha spaventato il personale del centro congressi Banca Marche di Jesi (Ancona), dove in pochi minuti è stata predisposta una sala supplementare per accogliere un centinaio di persone che non hanno trovato posti a sedere.
Nell’anno del primo sciopero dei commercialisti, però, l’opportunità di assistere a un evento formativo utile ha prevalso sulla protesta: a Roma non è passata l’idea di boicottare Telefisco come “ritorsione” nei confronti dell’agenzia delle Entrate e contro la burocrazia sempre più prodiga di adempimenti oscuri. Anche a Bari il malcontento non ha avuto seguito: tra i vari capannelli formati prima dell’avvio dei lavori per discutere dell’eccesso di adempimenti qualcuno ha proposto di alzarsi e lasciare la sala nel momento in cui avesse preso la parola il direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, ma la cosa non ha avuto seguito.
A Cagliari un accenno di protesta c’è stato: un gruppo di professionisti ha diffuso un volantino per manifestare il dissenso nei confronti di «adempimenti sempre più gravosi, non remunerati e pesantemente sanzionati».
Il leitmotiv della ventiseiesima edizione di Telefisco è, dunque stato il malcontento dei professionisti, ma anche l’esigenza della categoria di avere alcuni chiarimenti sulle novità fiscali, prima tra tutte la procedura di rottamazione delle cartelle.
A Palermo i partecipanti, in coda per la registrazione, hanno sottolineato anche l’esigenza di approfondire le novità in fatto di bilanci societari.
A Bologna, invece, i quesiti della platea non hanno riguardato solo i temi affrontati dalle relazioni “ufficiali” ma anche materie fuori dal programma come l’Imu sulle aree edificabili.
La platea di Telefisco è mista: ai “veterani” si affiancano i giovani che partecipano al convegno per la prima volta. La presenza femminile nelle sale è in costante crescita anno dopo anno.
Nonostante la pioggia, anche la sede di Milano era piena: molti professionisti sono arrivati da Mantova, da Sondrio e da altri piccoli centri. Almeno uno su quattro arriva da fuori anche se il grosso lavora in città. Telefisco è - per molti professionisti - anche una occasione di confronto diretto con i colleghi: lo dimostrano le chiacchiere e i saluti fuori dalle sale allestite per i convegno.
Se, da una parte, partecipare di persona all’evento formativo ha anche una componente “sociale”, dall’altra quest’anno si è decretato il successo della formula streaming che ha permesso a migliaia di professionisti di seguire Telefisco dal proprio computer. Gli utenti che hanno acquistato il pacchetto streaming (che permette di vedere il video del convegno fino al 28 febbraio 2018 e di ottenere i crediti formativi) sono cresciuti del 32% rispetto allo scorso anno.
I PARTECIPANTI A Cagliari qualche protesta contro il Fisco A Roma e Bari non è passata l’idea di manifestare dentro il centro congressi