Il Sole 24 Ore

Telecom, un miliardo di Mol in più

Ricavi in tenuta a 19 miliardi e Ebitda in aumento a 8 miliardi

- Di Antonella Olivieri

I primi nove mesi digestione Cattaneo hanno prodotto un aumento di 1 miliardo dell’Ebitda Telecom, passato da 7 a 8 miliardi nel2016s uricavi in tenuta a 19 miliardi. E questo nonostante il Brasile, pur in migliorame­nto, abbia fornito un minor contributo ai risultati di gruppo. Lunedì l’ ad, in collegamen­to da New York, illustrerà i contenuti del piano strategico al 2019 che punta sulla qualità e la copertura delle reti e sulla convergenz­a coniconten­uti.

Conti preliminar­i del 2016 e piano al 2019 sono stati gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio Telecom che si è tenuto ieri a Milano. Nel dettaglio il piano sarà spiegato meglio lunedì agli analisti che si colleghera­nno dalla sede di New York della Merrill Lynch dove ci sarà l’ad Flavio Cattaneo. Nel frattempo, i dati diffusi ieri sottolinea­no lo spartiacqu­e della nuova gestione con uno spacchetta­mento dei risultati per trimestre (Cattaneo ha preso le redini solo a fine marzo). Da aprile, sottolinea infatti la nota della società, i ricavi di gruppo sono cresciuti di oltre il 6% e l’Ebitda del 13% rispetto al primo trimestre. È un confronto questo che non tiene conto della stagionali­tà, ma il trend trimestre su trime- stre indica comunque un progressiv­o migliorame­nto. A livello di gruppo infatti la variazione dei ricavi nei quattro trimestri del 2016 è stata pari, in sequenza, a -5,6%, -4,3%, -1-2% e +0,8%. L’esercizio chiude con un giro d’affari ai 19,036 miliardi, in calo del 3,5% rispetto al 2015 quando i ricavi erano stati pari a 19,719 miliardi e in calo del 2,5% in termini di variazione organica, cioè sterilizza­ndo l’effetto cambio e a parità di perimetro. Più deciso il migliorame­nto dell’Ebitda che, sempre in sequenza per trimestre, ha fatto segnare le seguenti variazioni: -7,5%, +4%, +6,6% e +5,9%. Il dato 2016 è di 8,018 miliardi, con un incremento del 14,4% (+15,4% in termini organici) che si traduce in 1,012 miliardi in più.

Il margine Ebitda è migliorato dal 35,5% al 42,1%. L’obiettivo di tagliare di 600 milioni i costi domestici previsto dal piano triennale precedente - riferisce la nota - è già stato centrato. Sono stati raggiunti anche tutti gli altri target 2016.

Il mercato domestico pesa un po’ di più dell’anno prima: 78,9% rispetto al 76,1% del 2015 sul versante dei ricavi e 83,7% dal 79,5% precedente per quanto riguarda l’Ebitda. L’Italia è andata meglio delle attività all’estero: la nota Telecom sottolinea che si tratta dei migliori risultati dal 2007, con la stabilizza­zione dei ricavi e l’Ebitda su base organica (senza tener conto degli oneri non ricorrenti) che cresce di oltre il 4%. La sequenza sui ricavi domestici vede un calo del 2,3% e dell’1,1% nel primo e nel secondo trimestre e una crescita dell’1% e del 2,7% negli ultimi due. Poco variato il dato annuo a 15,017 miliardi (da 15,001 miliardi nel 2015). Più marcato il trend dell’Ebitda che vede un calo del 5,2% nel primo trimestre e una crescita del 6,9%, del 7,8% e dell’8,4% nei successivi. Dato finale in recupero di oltre 1 miliardo a 6,71 miliardi rispetto ai 5,56 miliardi del 2015.

Pur in progressiv­o recupero, sono invece in calo rispetto all’esercizio precedente i risultati di Tim Brasil, con entrate per 15,6 miliardi di reais (-8,9%) ed Ebitda in flessione del 4,5% a 5,12 miliardi di reais, con un margine Ebitda del 32,8% (+1,5 punti percentual­i). Tradotto in euro, il contributo del Brasile scende a 4,047 miliardi di ricavi (da 4,637) e a 1,328 miliardi di Ebitda (da 1,451).

L’attività wholesale internazio­nale di Sparkle registra ricavi in crescita del 2,8% a 1,351 miliardi. Gli investimen­ti del gruppo nell’anno sono stati pari a 4,876 miliardi (da 5,197), di cui 3,7 miliardi relativi alla business unit domestic. A fine dicembre l’indebitame­nto finanziari­o netto rettificat­o si attestava a 25,1 miliardi contro i 27,3 miliardi di fine 2015. Alla riduzione, superiore ai 2 miliardi, ha contribuit­o oltre alla dinamica della gestione operativa l’incasso della vendita di Telecom Argentina e la trasformaz­ione in capitale del bond convertend­o da 1,3 miliardi scaduto a novembre.

Quanto al piano strategico 2017-2019, la nota Telecom spiega che prevede «forti discontinu­ità rispetto a quello precedente con l’obiettivo di proseguire nel percorso di significat­iva trasformaz­ione della società». Il piano si propone di «affermare Tim quale punto di riferiment­o del mercato in termini di qualità nel fisso e nel mobile attraverso un approccio basato su contenuti, convergenz­a, servizi Ict, innovazion­e e prossimità al cliente». Sono previsti 11 miliardi di investimen­ti, di cui 5 per lo sviluppo delle reti ultrabroad­band. A fine 2019 l’obiettivo di copertura della popolazion­e è di «oltre il 99%» con la rete mobile Lte e il 95% con la fibra ottica, con le prime 50 città italiane in connession­e fino a 1 Giga. Si punta anche ai contenuti, con la societariz­zazione decisa poco prima di Natale di Tim Vision e l’avvio di co-produzioni nazionali e internazio­nali, per veicolare contenuti digitali premium, anche esclusivi. Sul seg- mento fisso domestico, in particolar­e, si punta ad arrestare la perdita di linee con, appunto, l’accelerazi­one sulla fibra e la fornitura di dispositiv­i e elettrodom­estici connessi alla rete (Internet of things) pagabili anche in bolletta.

Sostanzial­mente analoghe le linee guida per «il proseguime­nto del rilancio» di Tim Brasil, con l’obiettivo di coprire con la rete mobile di quarta generazion­e 3600 città brasiliane e il 95% della popolazion­e, e di sviluppare «offerte convergent­i grazie anche ad accordi con i principali produttori di contenuti premium».

Gli obiettivi finanziari comprendon­o fatturato e Ebitda domestici in crescita anno su anno; rapporto tra Capex (spese per investimen­ti) e ricavi consolidat­i inferiore al 20% a fine piano; indebitame­nto netto rettificat­o/Ebitda contabile inferiore a 2,7 volte nel 2018. Nell’arco di piano sono previsti 1,9 miliardi di «efficienze» tra Opex (spese generali) e Capex (spese per investimen­ti).

In previsione di conti e piano, il titolo si è mosso in rialzo in Borsa, chiudendo a 0,8185 euro (+2,57%).

PIANO 2017-2019 La nuova strategia prevede «forti discontinu­ità con l’obiettivo di proseguire nel percorso di significat­iva trasformaz­ione della società»

 ?? REUTERS ?? Il bilancio 2016. I conti preliminar­i del gruppo Telecom Italia
REUTERS Il bilancio 2016. I conti preliminar­i del gruppo Telecom Italia
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy