Cereali rari per la pasta di Nutracentis
secca. L'idea è di Monia Caramma, cofondatrice della start up: dallo studio delle correlazioni tra nutrienti nasce un progetto che va ben oltre la produzione di pasta biologica, senza glutine o per consumatori vegani.
Come spiega Monia, il progetto è quello di perseguire i principi base della nutraceutica, parola comporta da nutriente e farmaceutica «perchè questa è la nuova frontiera di una alimenta- zione sana e preventiva di un ampio ventaglio di patologie», dice Monia.Così dal grano monococco - la cui coltivazione è ripresa nel Bresciano nel 2007 dopo secoli di scomparsa di questo cereale - si ricavano paste integrali o arricchite con spirulina, un'alga di acqua dolce. Al grano più antico del mondo si affianca quindi la coltivazione e la trasformazione del sorgo e dal prossimo anno del rarissimo mais bianco. È la stretta collaborazione tra i coltivatori di questi cerali nel bacino che va da Brescia a Cremona e la start up che permette di produrre «una pasta bella, buona, certificata e salutare per un corretto funzionamento delle funzioni del corpo», dice ancora Monia.
Cereali rari meritano prezzi in grado di coprire i costi di produzione e la più bassa produttività in campo. Per questo Nutracen- tis attiva ogni anno contratti di coltivazione con gli agricoltori, con prezzi garantiti ed elaborati sui listini delle Camere di commercio. Farmacie e negozi specializzati sono i canali di vendita della pasta a cui si aggiungo gli estratti di verdure e frutta. Da gennaio si attiverà la collaborazione scentifica con l'ospedale Niguarda di Milano per la somministrazione di questo tipo di pasta a un campione di malati. Progetto analogo anche con l'istituto oncologico di Zingonia (Bergamo).