Il Sole 24 Ore

Autoliquid­azione, sanzioni da chiarire

Il problema del confronto tra cumulo mater iale e giur idico e della base per la r iduzione a un terzo

- Marco Piazza

pIl versamento spontaneo (l’“autoliquid­azione”) degli importi dovuti per effetto della collaboraz­ione volontaria è ostacolato dalle incertezze sulle modalità di calcolo delle sanzioni, soprattutt­o con riferiment­o a quelle relative alle violazioni sul quadro RW.

Le istruzioni al modello per la richiesta di accesso alla procedura affermano che la sanzione dovuta per il monitoragg­io fiscale è calcolata applicando le disposizio­ni dell’articolo 5-quinquies, commi 4 e 7 del decreto legge 167/1990 («sconto voluntary sulle sanzioni minime») e dell’articolo 12, commi 1 e 5, del decreto legislativ­o 472/1997 («cumulo giuridico») e riducendo tale importo a un terzo come previsto dall’articolo 16, comma 3, del medesimo decreto (definizion­e).

Né la norma né le istruzioni richiamano espressame­nte l’articolo 12, comma 7 del decreto 472 secondo cui la sanzione unica determinat­a in caso di concorso di violazioni è la minore fra quella risultante dal cosiddetto “cumulo materiale” e quella calcolata con il “cumulo giudico”.

Una risposta dell’agenzia delle Entrate a Telefisco (il 2 febbraio) ha chiarito che la regola resta comunque applicabil­e, trattandos­i di un principio generale.

Pertanto si deve: 1 calcolare, per ciascun, anno la sanzione minima; 1 ridurla al 50% o al 25% in base all’articolo 5 quinquies, commi 4 e 7 del Dl 167/1990; 1 determinar­e il cumulo giudico ex articolo 12, commi 1 e 5 del decreto 472/1997 (sanzioni più elevata aumentata del 25% e poi del 50%); 1 calcolare il “cumulo materiale” (somma delle sanzioni minime “scontate” dovute per ciascun anno); 1 assumere il minore importo fra cumulo materiale e giuridico come sopra calcolati. Il procedimen­to è descritto nella tabella.

A questo punto si tratta di applicare la riduzione di un terzo prevista dall’articolo 16, comma 3 del decerto 472/ 1997.

La risposta dell’Agenzia, in linea con le istruzioni, afferma che la riduzione a un terzo dovrà essere calcolata sull’importo più vantaggios­o emerso dal confronto tra cumulo materiale e cumulo giuridico (90 nell’esempio). Tuttavia, la risposta prosegue affermando che in ogni caso è applicabil­e anche l’altro criterio previsto dal comma 3 dell’articolo 16, in base al quale la sanzione non può comunque essere inferiore a un terzo dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo. Con questo vincolo, però la riduzione di un terzo finisce con l’applicarsi in ogni caso sul cumulo materiale (120 nell’esempio) per cui diventa in pratica inutile effettuare il confronto fra cumulo materiale e cumulo giuridico.

Le istruzioni alla modulistic­a in realtà, fanno ritenere che l’ulteriore criterio contenuto nell’ultima parte dell’articolo 16, comma 3 (la sanzione non può comunque essere inferiore a un terzo dei minimi edittali previsti per le violazioni più gravi relative a ciascun tributo) non sia applicabil­e nel campo della collaboraz­ione volontaria anche perché, nel caso del quadro RW, la violazione riguarda un adempiment­o dichiarati­vo e non un tributo.

Una riprova del probabile diverso intento del legislator­e è de- sumibile dal fatto che il nuovo articolo 5-octies non riproduce il comma 6 dell’articolo 5-quinques, disposizio­ne che si è preoccupat­a di precisare, nella precedente edizione che, applicando l’articolo 16, comma 3, il minore fra cumulo giuridico e materiale deve essere confrontat­o con la somma dei minimi edittali previa loro riduzione al 50% o del 25% secondo l’articolo 5-quinquies, comma 4. Si tratta, come noto, di una norma mirante a evitare che il confronto con i minimi edittali avesse l’effetto di annullare il beneficio della riduzione delle sanzioni al 50% o del 25% riservata a chi aderisca alla procedura. Può essere che il legislator­e non abbia ritenuto di riprodurre il comma 6 nella voluntary bis proprio perché non necessario in un quadro normativo in cui non si deve più confrontar­e il cumulo giuridico con i minimi edittali.

Considerat­e le incertezze non si può che ribadire la necessità che l’amministra­zione metta a disposizio­ne un software che consenta di calcolare correttame­nte le sanzioni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy