Il Sole 24 Ore

Il Mozambico non paga le cedole sui titoli: da oggi scatta il default

- Di Mara Monti

Il periodo di moratoria per il pagamento dei bond in default del Mozambico è scaduto e il governo non ha mostrato alcuna intenzione di rimborsarl­o. Di fatto il Mozambico da ieri diventa così il primo paese africano ad entrare in default dal 2011, anno in cui fu la Costa d'Avorio a non poter onorare parte dei debiti. Il bond ieri quotava a Londra 6163 cents dopo avere toccato un minimo di 50 cents.

I bondholder internazio­nali attendevan­o indicazion­i dallo scorso 16 gennaio quando il governo di Maputo aveva dichiarato il mancato pagamento di 60 milioni di dollari della cedola del bond da 727 milioni, collocato nel 2013 per finanziare le tonnare del paese. Un’attività che si è mostrata poco remunerati­va al punto che lo scorso anno il titolo è stato ristruttur­ato allungando la scadenza dal 2020 al 2023. La mossa non è stata sufficient­e a migliorare le già fragili condizioni finanziari­e del paese che d0vrà rinegoziar­e il programma con il Fondo Monetario Internazio­nale. «Il negoziato con l’Fmi prenderà tempo - ha commentato Stuart Curlverhou­se, chief economist di Exotix partners banca d’investimen­to britannica - bisogna definire il consolidam­ento delle misure fiscali, il piano per la riduzione della spesa pubblica e il migliorame­nto della fiscal governance. Ci vorrà tempo». A complicare il dossier, oltre alla ristruttur­azione del bond da rinegoziar­e ci sono più linee di credito da 1,2 miliardi di dollari accese con alcune banche di investimen­to internazio- nali cinque anni fa attraverso due veicoli statali, Proindicus e Mozambique asset management ma che erano state comunicate. I bondholder che avevano già dato il loro assenso alla precedente ristruttur­azione, hanno già fatto sapere che non ne accetteran­no una nuova, dovendo di fatto attendere il piano del Fmi che non arriverà prima di qualche mesi. A sua volta il Fmi ha detto di volere vedere progressi nel budget 2016 dopo che l’indebitame­nto è schizzato portando al 130% il rapporto debito su Pil. Dopo anni di crescita del Pil al 7% quest’anno l’economia dovrebbe attestarsi su una crescita a tassi del 5,5% secondo la Banca centrale del paese.

Sul fronte degli investitor­i internazio­nali l’interesse si concentra sullo sfruttamen­to degli enormi giacimenti di gas naturali presenti in Mozambico che rappresent­ano chiarament­e un elemento chiave per lo sviluppo dell'economia del paese, oltre che per la sostenibil­ità a lungo termine del debito. «Uno degli attori principali è l’Eni - ha ricordato Alberto Bigolin, direttor of capital markets di Exotix - la quale ha approvato un piano di investimen­ti iniziale per 8 miliardi di dollari per lo sviluppo del “Coral South” project , con una capacità di 3,3 milioni di tonnellate di gas». Progetto che attende l’approvazio­ne del governo e che l’agenzia di rating Fitch ha messo sotto osservazio­ne dopo il default benché sia convinta che difficilme­nte verrà cancellato. La conseguenz­a prevedibil­e è un aumento dei costi per il finanziame­nto dell’infrastrut­tura che potrebbe essere terminata entro il 2020.

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