Mbda, in stallo la cessione della quota Leonardo ad Airbus
pI colloqui tra Leonardo e Airbus Group per la vendita della partecipazione italiana nel gruppo missilistico europeo Mbda sono in stallo, l’operazione di fatto si è fermata. Lo ha confermato al Sole 24 Ore Tom Enders, a.d. di Airbus Group, interpellato l’altra sera a Monaco, durante la presentazione del primo Airbus 350-900 di Lufthansa, che ne ha ordinati 25.
Alla domanda se i colloqui con l’ex Finmeccanica siano sospesi («on hold»), Enders conferma la fase di stallo: «Ma con Leonardo abbiamo comunque molte relazioni. Gli aerei regionali con Atr, gli elicotteri, lo spazio, Mbda, e loro sono fornitori di Airbus per i jet commerciali».
La frenata nei colloqui è stata rivelata dal Sole 24 Ore il 26 gen- naio. Mauro Moretti, a.d. dell'ex Finmeccanica dal 15 maggio 2014, aveva avviato il progetto di cessione di Mbda a causa dei bassi investimenti dei militari italiani nei missili. Gli altri due soci e potenziali compratori sono la franco-tedesca Airbus Group (casa madre del costruttore di jet) e la britannica Bae Systems, ciascuno ha il 37,5 per cento. I colloqui avevano fatto progressi con il gruppo Airbus, sia per il forte interesse dei francesi a crescere in Mbda, sia perché in parallelo Moretti ha chiesto a Airbus di cedere a Leonardo il suo 50% (o almeno una parte) della joint venture paritetica italofrancese Atr, che costruisce aerei a elica, in modo da assicurare la maggioranza al gruppo italiano.
Enders aveva detto al Sole 24 Ore, il 14 ottobre scorso, che c'erano «colloqui costruttivi» tra Airbus e Leonardo per l’acquisto del 25% di Mbda. Airbus avrebbe offerto all'ex Finmeccanica 1,1 miliardi di euro. I vertici delle forze armate e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sono contrari alla cessione, temono che l’uscita dall’azienda missilistica (che ha 1.200 addetti in Italia) indebolirebbe la capacità italiana nella difesa, anche in altri settori industriali.
Alla domanda se ci sia una frenata nei colloqui con Airbus Group su Mbda e Atr, Moretti il 25 gennaio aveva risposto: «È una discussione che è in piedi». «Al di là di chi sia la proprietà della joint venture Atr, dobbiamo investire in una nuova piattaforma. Dobbiamo migliorare l’attuale». Leonardo pertanto rimarrà in Mbda? «Siamo ancora lì, ci dà ottimi risultati», aveva detto Moretti.
Ora Enders riconosce che l’operazione Mbda (e indirettamente Atr) si è fermata. Però non ha abbandonato la speranza di aumentare la quota di Airbus nei missili. La struttura azionaria di Mbda non cambierà? «Ci sto ancora lavorando», ha risposto sorridendo.
Enders ha commentato la sentenza del tribunale che il 31 gennaio ha condannato Moretti a sette anni di reclusione per la strage nell'incidente ferroviario di Viareggio: «Non ci posso credere. Moretti è una brava persona (“good guy”). Spero che la sentenza possa essere rivista». Intanto trapela che Moretti, il cui mandato scade entro i primi di maggio, avrebbe intenzione di cambiare nome alla controllata americana Drs, per ribattezzarla Leonardo.