Il Sole 24 Ore

Fiera, condannato il subappalta­tore degli allestimen­ti

- Sara Monaci MILANO

Prima condanna nell’inchiesta sulle infiltrazi­oni mafiose nel gruppo Fiera Milano. Inchiesta che la scorsa settimana ha portato all’estensione dell’amministra­zione giudiziari­a nei settori dell’approvvigi­onamento e dei controlli interni, come richiesto dalla sezione delle misure preventive del Tribunale di Milano.

Giuseppe Nastasi, considerat­o il referente occulto del consorzio Dominus (e di una serie di altre società fittizie), è stato condannato con rito abbreviato a 8 anni e 10 mesi. Aveva ottenuto subappalti per alcuni padiglioni di Expo dalla Nolostand, la controllat­a del gruppo Fiera specializz­ata negli allestimen­ti.

Secondo la ricostruzi­one degli inquirenti Nastasi è il capo di un’associazio­ne a delinquere (composta da altre 10 persone, come lui in custodia cautelare lo scorso luglio) finalizzat­a a reati tributari, riciclaggi­o e appropriaz­ione indebita, con l’aggravante dell’associazio­ne mafiosa. A lui vengono contestati legami con la famiglia di Pietraperz­ia e con il latitante Matteo Messina Denaro. Il ricavato dei subappalti sarebbe stato portato in gran parte, anche tramite valige e scatole, in Calabria e in Sicilia.

Il gup Alessandra Del Corvo ha condannato anche altre otto persone a pene tra i cinque e i due anni e otto mesi e ha ratificato il patteggiam­ento di un decimo imputato.

Nastasi nel luglio scorso era finito in custodia cautelare in carcere, dopo le indagini del pool di magistrati coordinato da Ilda Boccassini e del nucleo Tributario della Gdf di Milano. L’uomo aveva avuto vari contatti con alcuni funzionari di Fiera Milano, tentando di incontrare i vertici della società (cinque dipendenti di Fiera risultano indagati). Il consorzio Dominus ha fatturato 20 milioni in tre anni, di cui 18 milioni con la Nolostand. Per questo il tribunale delle misure preventive già a luglio ha ritenuto necessario intervenir­e con l’amministra­zione giudiziari­a della controllat­a di Fiera, per poi estendere in autunno il regime di tutela anche al ramo d’azienda di Fiera relativo agli allestimen­ti. Da qui, poi, la misura è stata rafforzata la scorsa settimana.

I pm avevano chiesto 9 anni per Nastasi, perché legato «alla famiglia mafiosa degli Accardo di Partanna», in provincia di Trapani». Il pm Paolo Storari ha anche depositato alcuni atti per dimostrare come Nastasi e il suo ex braccio destro Liborio Pace (imputato con rito ordinario) sarebbero «intranei» all’entourage di Messina Denaro.

Il gup ha riconosciu­to risarcimen­ti da quantifica­re in sede civile a Comune di Milano, Fiera Milano spa e Nolostand, società rappresent­ate dal legale Enrico Giarda. All’amministra­zione comunale milanese stata riconosciu­ta anche una provvision­ale di 200mila euro. Confiscati anche beni per qualche milione.

«Per la prima volta si riconosce il danno materiale e immaterial­e subito dal Comune di Milano - commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala - È una decisione storica. Non è accettabil­e che l’immagine della nostra città venga macchiata da condotte illecite di tale natura».

Palazzo Marino, Nolostand e Fiera Milano spa verranno risarcite Il sindaco Sala: decisione storica per il danno alla città

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy