Il Sole 24 Ore

Passaporto bancario Ecco come si ottiene

L’autorizzaz­ione ricevuta da Fa cebook in Irlanda e cosa realmente può fare

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Diventare o creare una vera banca è, comprensib­ilmente, un’operazione piuttosto complessa e sottoposta ad un preciso iter procedural­e.

Tecnicamen­te parlando, quella ottenuta da Facebook in Irlanda non è ad esempio una licenza bancaria vera e propria. Come specifica la stessa Banca centrale irlandese, la società è autorizzat­a all’emissione di moneta elettronic­a e alla gestione di servizi di pagamento. Una licenza bancaria, che permette di prestare denaro e di svolgere attività di raccolta a vista dal pubblico (come i depositi) è oggetto di una differente autorizzaz­ione con requisiti più stringenti. Paypal ad esempio, inizialmen­te accreditat­o come semplice gestore di pagamenti, ha successiva­mente ottenuto una licenza bancaria nel Regno Unito.

Il fatto che Facebook sia stata autorizzat­a da un Paese Ue consente all’azienda fondata da Mark Zuckerberg di realizzare gli stessi servizi in tutti i Paesi dell’Unione. Non in automatico però. È infatti prima necessario che ne faccia richiesta all’autorità competente che ha concesso la licenza (in questo caso la Banca centrale dell’Irlanda) e che questa notifichi la domanda alle varie autorità nazionali dei Paesi Ue dove Facebook vuole operare. Queste ultime non hanno potere di veto ma, in generale, possono in seguito segnalare eventuali irregolari­tà alla banca centrale di riferiment­o. I cosiddetti passportin­g rights si applicano anche per le licenze bancarie ma in tal caso i requisiti iniziali sono diversi.

Bisogna ricordare innanzitut­to che in Europa la raccolta di denaro dal pubblico sotto forma di deposito in conto corrente o strumenti analoghi pagabili a vista è vietata ai soggetti diversi dalle banche. Quindi per offrire ad esempio un servizio di conti correnti on line è necessario istituire una vera e propria banca . Il fatto che il soggetto richiedent­e faccia ricorso all’innovazion­e tecnologic­a finanziari­a viene preso in consideraz­ione dall’autorità di vigilanza: nel corso dell’istruttori­a valuta l’organizzaz­ione aziendale, il management, il patrimonio aziendale, il piano industrial­e e la capacità di far fronte ai rischi legati all’utilizzo di tecnologie innovative.

I testi normativi di riferiment­o sono a livello Ue il regolament­o Ssm e a livello nazionale il Tub (Testo unico bancario) con relative disposizio­ni attuative emanate da Banca d’Italia. Come specifica il Tub (art. 11) non costituisc­e però «raccolta di risparmio» la ricezione di fondi connessa all’emissione di moneta elettronic­a o da inserire in conti di pagamento utilizzati esclusivam­ente per la prestazion­e di servizi di pagamento.

La rigidità regolament­are è probabilme­nte un fattore piuttosto indigesto ai grandi nomi della new economy che hanno in qualche modo dato loro stessi regole e forme al mondo che stavano costruendo. Una certa insofferen­za è emersa ad esempio negli ultimi anni anche in relazione alle regole e agli adempiment­i fiscali. Non saranno però regole, procedure e adempiment­i a contenere la forza d’urto di gruppi che occupano tutte le prime posizioni della classifica globale dei valori di borsa e che capitalizz­ano il doppio o il triplo delle più grandi banche del mondo.

— M.De.C.

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