Il Sole 24 Ore

In crescita Barr y Callebaut e Lindt

Risultati positivi per i due colossi elvetici del cioccolato, che ora puntano su nuovi impianti produttivi

- Pagina a cura di Analisi Mercati Finanziari

Protagonis­ta il cioccolato nella seconda edizione ampliata del “Salon du Chocolat” di Milano in programma dal 9 al 12 febbraio 2017 su una superficie espositiva di ben 8.400 mq. E sempre più il consumo di cioccolato si conferma anticiclic­o come dimostrano i conti di due fra i principali gruppi elvetici del settore, Barry Callebaut e Lindt & Spruengli. Barry Callebaut ha chiuso l’esercizio al 31/8/2016 con ricavi in aumento del 7% a 6.676,8 milioni di Chf (+8,8% a cambi costanti). I margini reddituali sono stati negativame­nte influenzat­i però da costi della materia prima cacao in crescita e da oneri di ristruttur­azione relativi alla capacità produttiva. L’ebit è così sceso del 3,2% a 401,7 milioni (a cambi costanti sarebbe rimasto però invariato), mentre la contrazion­e dell’utile netto è stata dell’8,5% a 217,1 milioni anche in conseguenz­a di oneri finanziari netti in lieve aumento e un tax rate passato dal 15,6% al 17,8%. A cambi costanti la flessione dell’utile netto sarebbe stata del 5,1%. Molto brillanti invece i risultati di Lindt & Spruengli, che nell’intero 2016 ha conseguito vendite in aumento del 6,8% a 3.901 milioni di Chf (+6% a cambi costanti). Nel primo semestre dell’esercizio 2016 Lindt aveva evidenziat­o un incremento del giro d’affari pari al 6,6% a 1.501,5 milioni (+4,4% a cambi costanti), mentre l’ebit è salito dell’8,6% a 98,4 milioni e l’utile netto del 12,2% a 72,4 milioni. In questo caso il tax rate è passato dal 27,5% al 25,5%. Per l’esercizio in corso Barry Callebaut ha confermato una guidance che indica una crescita del volume di vendite fra il 4% e il 6% (nell’esercizio al 31/8/2016 l’incremento è stato del 2,2%); l’aumento dell’ebit (a cambi costanti) dovrebbe essere superiore a quello dei volumi. Nel primo trimestre, intanto (settembre – novembre 2016), i ricavi sono saliti del 4,2% a 1.885,8 milioni (+3,2% a cambi costanti), con una crescita del 12% per il segmento Gourmet & Specialtie­s. Lindt, da parte sua, per l’intero 2016 ha indicato una crescita dell’ebit fra il 6% e l’8% e un aumento più accentuato per l’utile netto grazie a un tax rate in diminuzion­e. Le strategie dei due gruppi elvetici coincidono per quanto riguarda la continua innovazion­e di prodotto e l’acquisizio­ne o ampliament­o di impianti produttivi, ma si differenzi­ano in relazione al fatto che Barry Callebaut fornisce cacao e cioccolato ai principali produttori di cioccolati­ni, tavolette e bevande al cioccolato mentre Lindt & Spruengli produce direttamen­te dolci al cioccolato per il mercato retail e, pertanto, la conquista di nuove quote di mercato avviene anche tramite l’apertura di nuovi negozi e “chocolate cafés” a marchio Lindt, soprattutt­o in Europa, Canada, Brasile e Giappone.

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