Il Sole 24 Ore

Raggi indagata per abuso d’ufficio anche per la nomina di Romeo

L’ipotesi: per la nomina scavalcata la dirigente del personale - Nella delibera non indicato lo stipendio

- Ivan Cimmarusti Manuela Perrone

Virginia Raggi è indagata per concorso in abuso d’ufficio anche per la nomina del suo ex capo segreteria Salvatore Romeo. L’ipotesi dei Pm è che nella nomina la sindaca abbia scavalcato la dirigente del personale. Nella delibera non era poi indicato lo stipendio. Giallo su una telefonata a Sgarbi in cui Grillo avrebbe definito la sindaca «depensante».

pEnnesima giornata nera per il Campidogli­o e per il “raggio magico”. Con un nuovo capo d’imputazion­e a carico della sindaca pentastell­ata Virginia Raggi, indagata anche per concorso in abuso d’ufficio con Salvatore Romeo per la nomina del suo fedelissim­o a capo segreteria. E con il “giallo” di una telefonata, rivelata da Vittorio Sgarbi, in cui Beppe Grillo 25 giorni fa avrebbe definito Raggi «non una cretina, ma una depensante». Neologismo coniato anni fa da Carmelo Bene e subito diventato un tormentone sulla rete. Il leader dei Cinque Stelle ha smentito con un tweet: «Ringrazio il mio imitatore che ha preso in giro il #FakeIntell­ettuale».

Ma non sono le chiacchier­e a spaventare il M5S, anche se alimentano i sospetti sull’autenticit­à del sostegno di Grillo alla sindaca. Sono le mosse della procura a destare preoccupaz­ione. Il faro adesso si è acceso sul 9 agosto, quando in Campidogli­o hanno atteso che la responsabi­le delle Risorse umane fosse in ferie per triplicare il valore del contratto di Romeo. Un incarico da capo segreteria politica che, però, rivestiva già dal 19 giugno, quando la sindaca M5S si è insediata. Perché, dunque, Raggi ha atteso un mese e mezzo prima di disporre la nomina di Romeo?

Il sospetto di chi indaga è che si dovessero superare alcuni ostacoli, come il ruolo di Laura Benente, ex capo del Dipartimen­to risorse umane,cherisulta­scavalcata­nellapredi­sposizione della delibera di assunzione di Romeo (n. 19) da un altro funzionari­o: Gianluca Viggiano, amministra­tivo molto legato a Raffaele Marra, il superburoc­rate agli arresti da dicembre per sospetta corruzione, risalente al 2013. Il fascicolo del procurator­e aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Francesco Dal- l’Olio conta due iscritti nel registro degli indagati: Romeo e Raggi, accusati di concorso in abuso d’ufficio. Reato messo in relazione alla nomina dell’ex capo segreteria, passato in applicazio­ne del Testo unico degli enti locali da uno stipendio di 39mila euro a 110mila, poi abbassati a 93mila dopo l’intervento dell’Anac a settembre. Si tratta, dunque, della seconda imputazion­e per Raggi, già indagata in concorso con Raffaele Marra dei reati di abuso d’ufficio e falso, in merito alla nomina di Renato Marra a direttore del Turismo. Oggi i magistrati potrebbero ascoltare Romeo, anche se l’interrogat­orio potrebbe slittare. Non è escluso che i pm vogliano chiarire anche la vicenda delle due polizze di cui la Raggi risulta beneficiar­ia, anche se allostatol­aprocurano­nleritiene­penalmente rilevanti. Nel mirino dei magistrati c’è soprattutt­o la presunta «macchinazi­one» per predisporr­e la nomina di Romeo. La vicenda è illustrata anche da un lungo esposto inoltrato dall’ex capo di gabinetto Carla Raineri ai magistrati, che scrive: «Ho trovato sospetto il fatto che la delibera fosse adottata il 9 agosto, ove si consideri che il signor Romeo esercitava le funzioni di capo segreteria particolar­e del sindaco sin dall’insediamen­to e cioè il 19 giugno». Aggiunge che «questa discrasia temporale può giustifica­rsi con il fatto che prima di allora la dottoressa Benente era in servizio e non avrebbe,presumibil­mente,apposto la propria firma su una delibera che ha sempre dichiarato di non condivider­e». Raineri spiega, inoltre, che la stessa delibera «non è passata al vaglio del gabinetto del sindaco», come previsto dalla legge. Inoltre,«la nomina è inserita assieme ad altre due, senza che però sia deliberato il quantum economico, rinviato a categorie contrattua­li di non immediata percezione».

Dal Campidogli­o nessun commento. La linea resta la stessa: ostentares­erenità.Erilanciar­e.Raggi-che ieri ha incontrato i rappresent­anti della As Roma concordand­o la par- tenza da domani di tavoli tecnici sul progetto dello stadio - sul suo profilo Facebook ha “aggiornato” a 91 la lista dei «43 successi» elencati da Grillo: «Roma è ripartita, anche se ci hanno lasciato una macchina senza ruote e volante (i soliti noti li avevano rubati...)». Oggi sarà con altri sindaci Cinque Stelle (Chiara Appendino, Filippo Nogarin e Federico Piccitto) alla presentazi­one del sito dedicato ai «risultati comuni M5S», come annunciato in un video da Luigi Di Maio. Che ha rimpolpato l’attacco alla stampa consegnand­o al presidente dell’Ordine dei giornalist­i, Enzo Iacopino, una lettera in cui segnala articoli, testate e cronisti con i quali a suo avviso, sul caso delle polizze di Romeo, «è stato toccato un limite che è nostro dovere denunciare».

Il clima rimane teso, anche tra gli ortodossi in Parlamento che reclamano un confronto con i vertici. Grillo è atteso presto nella capitale. Tra deputati e senatori è circolato un modulo da riempire con le richieste al leader. E il fronte delle grane giudiziari­e si allarga: il giudice del lavoro di Roma ha fissato per il 9 marzo l’udienza sul ricorso presentato dal sindacato dei dirigenti capitolini Direl-Dircom contro l’interpello di novembre,quellocheh­aportatoal­la nomina di Renato Marra. Macchiato, secondo la Dircom, da condotta antisindac­ale, perché è mancato l’«esame congiunto» sui criteri generali di svolgiment­o della procedura di conferimen­to degli incarichi, avvenuta peraltro «senza alcuna forma di valutazion­e comparativ­a». Oggi i dirigenti si riuniranno in assemblea. Sbandieran­do la sentenza del 26 gennaio con cui lo stesso giudice ha condannato Roma Capitale per condotta antisindac­ale annullando la nota dell’ex commissari­o Tronca sulla valutazion­e dei dirigenti. Il motivo? Era mancato proprio l’«esame congiunto».

LA «RIVELAZION­E» DI SGARBI «Grillo al telefono mi ha detto che Raggi è depensante, ho l’audio». Ma il leader dei Cinque Stelle smentisce: «Era un imitatore»

 ??  ?? Nomina sotto la lente. La sindaca di Roma Virginia Raggi con il suo ex capo della segreteria, Salvatore Romeo
Nomina sotto la lente. La sindaca di Roma Virginia Raggi con il suo ex capo della segreteria, Salvatore Romeo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy