Il Sole 24 Ore

Per la nuova voluntary la partenza è in salita

Da ieri è possibile trasmetter­e l’istanza all’amministra­zione finanziar ia che resta ottimista

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pIeri si è ufficialme­nte aperta la voluntary bis, ma solo sulla carta. Dai segnali raccolti dagli operatori, infatti, sembra che al momento l’interesse per questa nuova emersione sia molto ridotto. Già in passato l’attenzione si è risvegliat­a a ridosso della scadenza, ma i tempi tutto sommato stretti - l’adesione va comunicata entro la fine di luglio - sembrano non lasciare troppi margini. Anche l’amministra­zione finanziari­a (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) resta ottimista sui risultati finali del- l’operazione.

«Faccio fatica ha trovare la logica in una nuova voluntary così a ridosso della precedente», commenta Armando Simbari dello Studio Dinoia, «se fossero passati due o tre anni - aggiunge - e la magistratu­ra avesse dato segnali chiari nella lotta all’antiricicl­aggio, le cose sarebbero diverse».

C’è freddezza verso la nuova emersione anche per Stefano Simontacch­i, managing partner di BonelliEre­de che sul fronte domestico vede poche chance di emersione, date le attuali norme sul contante. Un discorso diverso riguarda invece i capitali oltreconfi­ne. «I Comuni stanno predispone­ndo per l’agenzia delle Entrate - ricorda Simontacch­i - l’elenco di chi ha trasferito all’estero la residenza dal 2010 in poi, chi lo ha fatto per coprire capitali non emersi e ha interessi in Italia potrebbe deci- dere di salire su questo treno». Gli operatori sono convinti che una spinta alla voluntary bis potrebbe arrivare dall’agenzia delle Entrate se desse segnali forti attraverso interventi mirati su chi ha deciso di rimanere nell’ombra. Un’altra leva potrebbe arrivare da liste di potenziali evasori, come già capitato con i “Panama papers”.

La prima voluntary ha avuto successo perché la Svizzera si è spesa perché le sue banche collaboras­sero. Questa seconda voluntary, secondo Davide Rotondo partner di Pwc, aumentereb­be certamente le probabilit­à di suc- cesso se fosse chiaro ai contribuen­ti che dal 2017 in parte e dal 2018 a regime scatterà il CRS, lo scambio automatico delle informazio­ni in circa 100 paesi come ad esempio Panama. «Ora non sappiamo quali saranno i risultati dell'applicazio­ne del CRS e i relativi controlli da parte degli intermedia­ri finanziari in particolar­e nei paesi - classifica­ti almeno nel passato come paradisi fiscali - sulla base dell'apparato normativo Ocse , lo si potrà dire alla prova dei fatti» e quindi la voluntary bis potrebbe essere l'ultima chance.

Se i diretti interessat­i per ora stanno alla finestra non si può dire lo stesso degli operatori, che in attesa dei clienti si stanno preparando.

È di questi giorni la circolare COM_2017_031 di Assofiduci­aria che chiarisce i nuovi adempiment­i degli intermedia­ri ai fini dell’antiricicl­aggio; diversi da quelli posti in essere nella prima edizione a causa del differente iter procedural­e. Nella voluntary bis, infatti, l’agenzia delle Entrate interviene con un accertamen­to a posteriori, successivo all’autoliquid­azione da parte del contribuen­te. Le fiduciarie, quindi, devono sempre effettuare l’adeguata verifica della clientela. Inoltre, se oggetto della voluntary sono contanti o valori al portatore, le fiduciarie devono chiedere ai contribuen­ti una dichiarazi­one su modalità e circostanz­e di acquisizio­ne dei beni. Viene anche ampliata la casistica di operazioni sospette che la fiduciaria è tenuta a segnalare. L’obbligo di SOS non è automatico, scatta, ad esempio, quando il fiduciario evidenzia che il contribuen­te non ha versato quanto dovuto in base all’istanza oppure sa di un invito al contraddit­torio dell’Agenzia per il mancato o insufficie­nte versamento delle somme dovute. La circolare, consiglia, infine, in via cautelativ­a, di acquisire sempre preliminar­mente dal fiduciante che effettua la voluntary, tutta la documentaz­ione relativa alla procedura, compresa la relazione di accompagna­mento.

LE INDICAZION­I Per Assofiduci­aria sempre a carico delle società l’adeguata verifica dei clienti Più casi di operazioni sospette da segnalare

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