Più ordini e trattative, la domanda c’è
pC’è chi in Italia cresce già a doppia cifra. Chi addirittura ha piazzato grazie al bonus una delle maggiori commesse della propria storia. Altri che vedono molte trattative aperte ma ancora poche nuove commesse. E altri ancora che invece puntano il dito contro le tante aree di incertezza ancora presenti nella normativa. Sul mercato italiano i segnali in arrivo dai costruttori di macchine utensili per questo primo scorcio di 2017 sono mediamente positivi, anche se la variabilità dei dati tra imprese lascia intendere che forse un trend reale debba ancora consolidarsi. Quasi tutti indicano nei prossimi mesi la vera cartina di tornasole, il momento più adatto per capire la reale reattività del mercato ai bonus previsti.
«Vedo tante trattative - spiega il numero uno di Parpas Vladi Parpaiola - e questo dimostra grande interesse per l’incentivo. Ma mi pare che i clienti siano in attesa, vogliono essere certi di non commettere errori e di non incorrere in sanzioni future».
«È ancora presto per valutare - aggiunge l’ex presidente di Ucimu Luigi Galdabini - forse ci vorranno altri 2-3 mesi perché si possano digerire le novità». «In Italia non vedo grande movimento - aggiunge Patrizia Ghiringhelli - ma del resto devo dire che il nostro mercato principale è oltreconfine».
Altre aziende, tuttavia, hanno già iniziato a sentire i benefici del Piano governativo, con commesse in qualche caso milionarie. «Per noi - spiega il presidente di Ucimu Massimo Carboniero, numero uno di Omera - sono già arrivati ordini per 4,1 milioni da un cliente veneto, è una delle nostre maggiori commesse di sempre. Vedo un mercato in movimento, abbiamo altre trattative in corso».
«Tutti ne parlano in effetti - aggiunge Ezio Colombo di Ficep - anche se poi bisogna vedere se questi soldi stanziati dal Governo ci saranno anche in futuro. Ad ogni modo, l’Italia sta crescendo per noi a tassi del 20%, direi che le cose vanno bene. Continuando così, il 2017 si potrebbe chiudere con il nuovo massimo storico di ricavi».
«Se dovessi dare una valutazione sul nostro mercato Italia - spiega Giuseppe Sceusi, ad di Marposs Italia - direi che i clienti sono pieni di lavoro. Le commesse finora qui crescono del 10%, il mercato è estremamente dinamico e siamo pieni di trattative: tutti chiedono informazioni su Industria 4.0».
«L’iperammortamento - aggiunge Veronica Just di Millutensil - sta effettivamente sbloccando la situazione e noi vediamo ordini e trattative in crescita, con clienti impegnati a chiedere interi siste-
LE VOCI Sceusi (Marposs): «Tutti chiedono informazioni, per noi finora è +10%» Parpaiola (Parpas): «Grande fermento ma clienti incerti»