I ricavi del 2016 in calo del 2%
«Finalmente abbiamo fatto squadra davvero: la nascita di questa federazione è un sogno per chi come noi lavora nei settori tessile, moda e accessori, che, nel loro complesso, fatturano oltre 84 miliardi di euro». Riccardo Braccialini, presidente di Aimpes è ottimista: la nuova Federazione che coinvolge, tra le altre, l’associazione dei pellettieri sarà operativa a partire da questa primavera, con l’onore e l’onere di promuovere in modo compatto il made in Italy in tutto il mondo. Compito non semplice, considerata la congiuntura.
Il 2016 si è rivelato un anno in salita anche per la pelletteria: i dati di preconsuntivo rilasciati da Aimpes, relativi al periodo gennaioottobre 2016 e diffusi alla presentazione della 111esima edizione di Mipel, dal 12 al 15 febbraio a RhoFiera, hanno evidenziato una flessione del 2% dei ricavi del settore, che si sono attestati poco sopra i 7 miliardi di euro. A frenare è stato anche l’export, a quota 5,4 miliardi di euro (+0,9%) trainato dai prodotti sintetici (+3,6%).
Le vendite all’estero, che assorbono circa l’80% del fatturato di settore e superano di 3,2 miliardi le importazioni, hanno risentito dell’incertezza globale: le vendite negli Usa sono calate in valore (-7%) ma aumentate in volume (+4,4%), a testimoniare come, tra le fasce d’acquisto più in crisi, ci sia proprio quel lusso che negli scorsi anni aveva invece trainato il settore. In calo - e con una dinamica molto simile - anche l’export verso la Cina (-7%), la Francia (-5%) e il Regno Unito dove la contrazione si è registrata sia in valore (-4,5%) sia in volume (-26%).
«Molti mercati hanno dato segnali negativi, ma non solo nella pelletteria. Il settore è vivo», ha detto Braccialini. Tra le performance positive, cui si aggiunge una micro ripresa del mercato interno (+0,2%), ci sono quelle di Giappone (+15,4%) e Hong Kong (+8,2%). I dati di Aimpes fotografano anche la più volte auspicata ripresa della Russia (+15%).
Questa edizione di Mipel sarà un importante banco di prova per le imprese del made in Italy: la manifestazione, che riunisce oltre 300 aziende e punta ad attirare più di 12 mila buyer, conferma il proprio impegno nella promozione delle Pmi e dei giovani talenti. Lo fa attraverso strumenti diversi tra cui le aree The Glamourous e Scenario ma anche con la mostra «Inside Out. The social life of bags» a Palazzo Morando nell’ambito di «Mipel in città».