Lse-Deutsche Börse stringono per la vendita di Lch Clearnet
Il dossier sottoposto a Bruxelles
e il cercano di spingere il loro progetto di fusione, nonostante i venti contrari si siano rafforzati nelle ultime settimane, dall'indagine per sospetto insider trading del capo della Borsa tedesca all'opposizione dello Stato dell'Assia, che deve dare il suo benestare all'operazione.
Nuovi dettagli su come le due società-mercato intendono procedere sono emersi ieri dopo la riunione del consiglio di sorveglianza della Deutsche Börse lunedì. È stato anzi tutto annunciato che le due società, per le quali la fusione, che avverrà attraverso uno scambio di azioni, dovrebbe avere un costo complessivo di oltre 350 milioni di euro, intendono procedere alla vendita delle operazioni i n Francia della società di clearing Lch Clearnet alla borsa francese Euronext per 510 milioni di euro. La mossa è stata sottoposta formalmente alla Commissione europea e dovrebbe ovviare alle possibili obiezioni da parte dell’antitrust europeo sulla posizione dominante della società che sorgerà dalla fusione. La Commissione ha annunciato di voler decidere sulla fusione il 3 aprile, dopo aver condotto consultazioni con i partecipanti al mercato, per stabilire se la nuova situazione violi i principi della concorrenza e distorca il funzionamento del mercato.
Ma, al momento, il tema più scottante è l'inchiesta aperta dalla procura di Francoforte a carico di Carsten Kengeter, l'amministratore delegato di Deutsche Börse, che nel dicembre 2015 ha acquistato azioni della società per 4,5 milioni di euro, sfruttando un pia- no di incentivi per i vertici aziendali. Nel febbraio successivo, all’annuncio del progetto di fusione, i titoli hanno registrato un netto rialzo. L'indagine sta cercando di stabilire se prima degli acquisti di Kengeter le discussioni sulla fusione fossero già avviate. Il consiglio di sorveglianza, dopo la sua riunione di lunedì, nella quale sono stati consultati anche esperti esterni, ha dichiarato ieri che il negoziato non era ancora avviato nel 2015 e ha ribadito la sua fiducia nel manager.
Intanto, un altro punto interrogativo sulla fusione è stato acceso dalla presa di posizione
IL MERGER FRA LE BORSE Il consiglio di sorveglianza tedesco fa quadrato attorno al ceo coinvolto nell’inchiesta per presunto insider trading
del Land dell'Assia, dove si trova Francoforte, che si è dichiarato contrario al fatto che la nuova società abbia sede a Londra. Lo Stato è fra i soggetti che devono approvare l'operazione. La decisione di stabilire la sede a Londra era apparsa fin da subito controversa in Germania, dove si teme che Francoforte perda troppi poteri. Ancora di più dopo che il referendum britannico a favore dell'uscita dall'Unione europea ha decretato la Brexit e quindi sollevato nuovi dubbi sul fatto che la sede di Londra possa consentire alla Borsa di operare senza problemi sui mercati della Ue. Ci sono anche questioni di attribuzione delle responsabilità di controllo e di vigilanza sul mercato che nascerà dalla fusione.