Il Sole 24 Ore

Ferrovie accelera sulla quotazione di Frecce-Intercity

Il gruppo al lavoro sul beauty contest per la scelta dell’advisor finanziar io Pronte le lettere d’invito agli istituti - Il veicolo in pista entro l’estate

- Celestina Dominelli

pFerrovie prova ad accelerare la quotazione dei servizi passeggeri a lungo raggio. Il gruppo guidato da Renato Mazzoncini è infatti al lavoro per avviare il beauty contest che porterà all’individuaz­ione dell’advisor finanziari­o incaricato di affiancare Fs nel percorso di collocamen­to in Borsa di una parte dei servizi a mercato. Le lettere d’invito sono in via di definizion­e e saranno mandate a valle della predisposi­zione della lista definitiva dei soggetti coinvolti in questa fase, tra cui figurerebb­ero le principali banche d’affari (Equita Sim, Rothschild, Lazard, Leonardo, solo per citarne alcune).

La tabella di marcia prevede che le missive arrivino sul tavolo degli istituti nel giro di una settimana o due al più tardi in modo da rispettare i tempi indicati dallo stesso ceo. «Faremo una gara adesso - aveva spiegato lo stesso ad a metà gennaio -, l’idea è di riuscire entro fine febbraio al massimo ad avere gli advisor finanziari». L’obiettivo, dunque, è aprire la selezione in modo da raccoglier­e le risposte delle banche a stretto giro e identifica­re i consulenti dell’operazione al massimo entro la metà di marzo. Ed è chiaro che chi parteciper­à a questa prima fa- se, come già accaduto in passato per percorsi simili, non potrà poi essere coinvolto nel collocamen­to vero e proprio quando si tratterà di scegliere gli istituti che agiranno da global coordinato­r e da joint bookrunner.

Parallelam­ente, poi, sta procedendo l’altra gamba dell’operazione, cioè la messa a punto del veicolo della lunga percorrenz­a che andrà poi a quotazione. «Di fatto - ha ricordato Mazzoncini nei giorni scorsi - è già divisional­izzata in maniera molto perimetrat­a, quindi non è un’operazione troppo complicata. La tempistica prevede di chiudere entro giugno-luglio la costituzio­ne della newco». Quest’ultima, in effetti, coincide con la divisione di Trenitalia cui fanno capo le Frecce e gli intercity, tenendo fuori il trasporto regionale. La deadline per l’arrivo a Piazza Affari è entro fine anno, ma è chiaro che il cronoprogr­amma dipenderà molto anche dalla data della prossima tornata elettorale su cui al momento regna la massima incertezza e che, se anticipata rispetto alla scadenza naturale del 2018, potrebbe imporre una modifica dei piani.

Il progetto di quotare il nuovo veicolo, in discussion­e con il Mef, sembra quindi destinato a prendere finalmente il largo dopo che, come si ricorderà, sono state esaminate diverse opzioni (dalla quotazione della holding al possibile scorporo di Trenitalia), attraverso il lavoro della task force interminis­teriale, presieduta da Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministro dell’Economia, che si era insediata a monte del percorso di valorizzaz­ione di Ferrovie e che ha effettuato uno screening serrato, analizzand­o anche le best practice internazio­nali. I contorni dovrebbero essere quindi quelli in- 7 Il collocamen­to, in base al Testo Unico della Finanza, è il servizio di investimen­to svolto da intermedia­ri autorizzat­i che si sostanzia nella diffusione e distribuzi­one sul mercato di strumenti finanziari (azioni, obbligazio­ni e titoli di Stato) di nuova emissione, oppure già in circolazio­ne. dicati dallo stesso Mazzoncini fin dal piano industrial­e presentato a fine settembre: in quell’occasione, infatti, il ceo aveva fissato il possibile perimetro del futuro collocamen­to (i servizi passeggeri a lungo raggio, per l’appunto) e l’asticella minima da cui partire (non meno del 30%), senza fornire comunque cifre sui proventi dell’operazione che qualche analista aveva poi stimato, consideran­do quella soglia, nell’ordine di 1,2-1,3 miliardi di euro.

Ferrovie si avvicina dunque alla Borsa, ma la quotazione di parte dei servizi a mercato è solo un tassello di un piano molto più ampio con cui l’ad punta a trasformar­e Fs da azienda ferroviari­a in operatore di servizi di mobilità integrata con una forte vocazione internazio­nale. Non a caso, negli ultimi mesi il gruppo ha condotto a traguardo diverse mosse oltreconfi­ne - giusto qualche giorno fa è stato firmato anche un accordo di cooperazio­ne con le Ferrovie indiane (Indian Railways) - con l’obiettivo di spingere ancor di più l’espansione all’estero che è uno dei pilastri del piano industrial­e e che dovrebbe arrivare a garantire, nel 2026, il 23% dei ricavi complessiv­i (dal 13% attuale), fino a raggiunger­e i 4,2 miliardi di euro.

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