Le disponibilità di BlackRock, Fidelity e Wellington
pPotrebbero essere i grandi fondi americani e anglosassoni i grandi sottoscrittori dell’aumento di capitale di UniCredit, pronta al lancio di una ricapitalizzazione «monstre» da 13 miliardi di euro.
In campo ci sarebbero i grandi asset manager statunitensi: soprattutto BlackRock, già nel parterre di soci ma disponibile ad incrementare la quota, e Fidelity avrebbero mostrato grande interesse a sottoscrivere l’aumento di capitale con importanti gettoni di presenza. Tra i fondi «long only» internazionali ci dovrebbe invece essere tra i presenti il colosso Wellington, già tra i soci di Fineco nel collocamento dello scorso anno. Infine, tra gli investitori europei (di tipo sovrano) in campo nell’aumento di capitale della banca guidata da Jean Pierre Mustier ci sarebbe pure Norges Bank, già presente nella compagine e che potrebbe dunque rafforzarsi.
Ovviamente questi sarebbero soltanto alcuni dei nomi, sicuramente tra i più rilevanti, della lista che dovrebbe vedere tra i sottoscrittori investitori statuniten- si o anglosassoni.
C’è un preciso motivo dell'interesse dei fondi Usa: negli Stati Uniti le banche americane hanno infatti corso parecchio in Borsa negli ultimi mesi e ora hanno multipli più elevati rispetto ai competitor europei nel settore del credito.
È pur vero che l’instabilità politica nel Vecchio Continente, con l’incertezza sull’esito delle elezioni francesi e la «mina» Le Pen in agguato, potrebbe creare forte volatilità sul settore bancario, ma l’aumento di capitale di UniCre- dit, considerato gruppo globale, risulterebbe molto conveniente per i fondi statunitensi che devono riposizionarsi sull’Europa: al prezzo di emissione varrebbe infatti (in termini di rapporto price/ tangible book, cioè il rapporto tra il prezzo dell’azione e il capitale netto tangibile ) circa 0,40 volte.
L’operazione è partita lunedì 6 febbraio, per chiudersi venerdì 10 marzo. L’aumento è già garantito da un super-consorzio coordinato da Unicredit Cib, Morgan Stanley e Ubs con l’aggiunta di BofA Merrill Lynch, Jp Morgan e Me- 7 Si intende il capitale netto tangibile (quindi al netto degli avviamenti), il cosiddetto P/Tbv, price/tangible book value. È uno dei criteri di valutazione per le banche che viene spesso abbinato al più diffuso P/Bv cioè il rapporto tra la quotazione di un'azione e il valore di libro per azione. diobanca (in qualità di joint global coordinator e di joint bookrunner) e, in aggiunta, composto da Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank , Goldman Sachs e Hsbc (co-global coordinator e joint bookrunner), da Banca Imi, Banco Santander , Barclays, Bbva, Bnp Paribas , Commerzbank , Crédit Agricole, Natixis e SocGen (come joint bookrunner).
Nel frattempo, sul fronte della compagine dei soci attuale, proprio ieri la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la Fondazione Cassa Risparmio di Modena hanno deciso di procedere alla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Unicredit