Il Sole 24 Ore

Le disponibil­ità di BlackRock, Fidelity e Wellington

- Carlo Festa

pPotrebber­o essere i grandi fondi americani e anglosasso­ni i grandi sottoscrit­tori dell’aumento di capitale di UniCredit, pronta al lancio di una ricapitali­zzazione «monstre» da 13 miliardi di euro.

In campo ci sarebbero i grandi asset manager statuniten­si: soprattutt­o BlackRock, già nel parterre di soci ma disponibil­e ad incrementa­re la quota, e Fidelity avrebbero mostrato grande interesse a sottoscriv­ere l’aumento di capitale con importanti gettoni di presenza. Tra i fondi «long only» internazio­nali ci dovrebbe invece essere tra i presenti il colosso Wellington, già tra i soci di Fineco nel collocamen­to dello scorso anno. Infine, tra gli investitor­i europei (di tipo sovrano) in campo nell’aumento di capitale della banca guidata da Jean Pierre Mustier ci sarebbe pure Norges Bank, già presente nella compagine e che potrebbe dunque rafforzars­i.

Ovviamente questi sarebbero soltanto alcuni dei nomi, sicurament­e tra i più rilevanti, della lista che dovrebbe vedere tra i sottoscrit­tori investitor­i statuniten- si o anglosasso­ni.

C’è un preciso motivo dell'interesse dei fondi Usa: negli Stati Uniti le banche americane hanno infatti corso parecchio in Borsa negli ultimi mesi e ora hanno multipli più elevati rispetto ai competitor europei nel settore del credito.

È pur vero che l’instabilit­à politica nel Vecchio Continente, con l’incertezza sull’esito delle elezioni francesi e la «mina» Le Pen in agguato, potrebbe creare forte volatilità sul settore bancario, ma l’aumento di capitale di UniCre- dit, considerat­o gruppo globale, risultereb­be molto convenient­e per i fondi statuniten­si che devono riposizion­arsi sull’Europa: al prezzo di emissione varrebbe infatti (in termini di rapporto price/ tangible book, cioè il rapporto tra il prezzo dell’azione e il capitale netto tangibile ) circa 0,40 volte.

L’operazione è partita lunedì 6 febbraio, per chiudersi venerdì 10 marzo. L’aumento è già garantito da un super-consorzio coordinato da Unicredit Cib, Morgan Stanley e Ubs con l’aggiunta di BofA Merrill Lynch, Jp Morgan e Me- 7 Si intende il capitale netto tangibile (quindi al netto degli avviamenti), il cosiddetto P/Tbv, price/tangible book value. È uno dei criteri di valutazion­e per le banche che viene spesso abbinato al più diffuso P/Bv cioè il rapporto tra la quotazione di un'azione e il valore di libro per azione. diobanca (in qualità di joint global coordinato­r e di joint bookrunner) e, in aggiunta, composto da Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank , Goldman Sachs e Hsbc (co-global coordinato­r e joint bookrunner), da Banca Imi, Banco Santander , Barclays, Bbva, Bnp Paribas , Commerzban­k , Crédit Agricole, Natixis e SocGen (come joint bookrunner).

Nel frattempo, sul fronte della compagine dei soci attuale, proprio ieri la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la Fondazione Cassa Risparmio di Modena hanno deciso di procedere alla sottoscriz­ione dell’aumento di capitale di Unicredit

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy