Indennizzo diretto con più veicoli
Per la Cassazione la procedura «semplificata» si applica anche se sono coinvolti più di due mezzi Unica eccezione è quando sono responsabili anche altri conducenti
pIl risarcimento diretto dei danni Rc auto si può applicare anche negli incidenti stradali che coinvolgono più di due veicoli. La Terza sezione civile della Corte di cassazione, con l’ordinanza 3146/2017 depositata ieri, “reinterpreta” il regolamento di esecuzione della procedura di liquidazione introdotta ormai dieci anni fa, cambiando la prassi che ne era seguita, secondo cui essa poteva essere applicata solo nei sinistri fra due veicoli. Fa eccezione solo il caso - non frequente - in cui i conducenti degli ulteriori mezzi coinvolti abbiano una loro responsabilità nell’incidente.
Per arrivare a questa innovativa conclusione, la Cassazione si concentra sulla formulazione letterale del regolamento attuativo (Dpr 254/2006): l’articolo 1, comma 1, lettera d) stabilisce testualmente che la procedura di risarcimento diretto è applicabile in caso di «collisione avvenuta nel territorio della Repubblica tra due veicoli a motore identificati e assicurati per la responsabilità civile obbligatoria dalla quale siano derivati danni ai veicoli o lesioni di lieve entità ai loro conducenti, senza coinvolgimento di altri veicoli responsabili».
Finora, l’interpretazione comunemente accettata ha preso atto che questa frase parla di «due veicoli». Un dato letterale che pareva non facilmente superabile.
La Cassazione, invece, lo legge collegandolo all’ultimo inciso della frase, sottolineando quindi le parole «senza coinvolgimento di altri veicoli responsabili». Il significato che emerge facendo questo collegamento, nelle parole della Corte, è che il risarcimento diretto previsto dall’articolo 149 del Codice delle assicurazioni private «è ammissibile anche in caso di collisione che abbia riguardato più di due veicoli, con esclusione della sola ipotesi in cui, oltre al veicolo dell’istante (cioè di chi, ritenendosi danneggiato, chiede il risarcimento, ndr) e a quello nei cui confronti questi rivolge le proprie pretese, siano coinvolti ulteriori veicoli (i cui conducenti siano) responsabili del danno».
Un’interpretazione che la Corte si sente di dare in base allo spirito dell’articolo 149: il risarcimento diretto è stato dichiaratamente introdotto con lo scopo di semplificare gli adempimenti e snellire i tempi (nonché di cercare di limitare le frodi) delle liquidazioni. Il legislatore del Codice delle assicurazioni valutò che il modo migliore per preseguire queste finalità fosse proprio il risarcimento diretto, perché il rapporto si instaura tra il
LA RATIO I giudici hanno considerato la formulazione letterale dell’articolo 149 del Codice alla luce dell’opportunità di estendere gli snellimenti