Il Sole 24 Ore

Il Dl Sud apre ai beni revamping

Un emendament­o in via di approvazio­ne alla Camera allarga le maglie delle agevolazio­ni Entrano nella platea i dispositiv­i «intelligen­ti» per l’ammodernam­ento

- Carmine Fotina

pPrima i chiariment­i di Telefisco e la guida operativa del ministero dello Sviluppo economico, ora i correttivi sulla platea dei beni e sulle perizie relative ai macchinari. Industria 4.0 è un cantiere in via di completame­nto, come dimostra un emendament­o al decreto Mezzogiorn­o presentato ieri in Aula a Montecitor­io e destinato a essere approvato nella giornata di oggi.

La platea dei macchinari

Alcune i ncertezze sull’interpreta­zione delle norme hanno probabilme­nte frenato diverse aziende in questo primo mese di disponibil­ità dell’iperammort­amento, entrato in vigore il 1° gennaio. Di qui gli interventi di questi giorni.

Con l’emendament­o depositato ieri si allarga parzialmen­te il bacino di beni che, ai fini delle agevolazio­ni, possono andare sotto il cappello di Industria 4.0. Si chiarisce in particolar­e un passaggio dell’allegato che si riferisce ai beni agevolabil­i, causa finora di più di qualche problema interpreta­tivo. Saranno considerat­i a tutti gli effetti «beni funzionali alla trasformaz­ione tecnologic­a in chiave Industria 4.0» anche quelli impiegati per l’ammodernam­ento o il revamping. Nel dettaglio, rientrano in questa fattispeci­e «dispositiv­i, strumentaz­ione e componenti­stica intelligen­te per l’integrazio­ne, la sensorizza­zione e/o l’interconne­ssione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernam­ento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti». Un altro correttivo inserito nel Dl Sud prevede poi che nella categoria relativa alla trasformaz­ione dei materiali e delle materie prime rientrino gli impianti e tutte le tipologie di macchine (e non solo quelle utensili).

Le perizie

Uno dei punti più controvers­i della manovra sugli iperammort­amenti è l’obbligo, per beni di valore superiore a 7 Il revamping è un termine inglese, utilizzato soprattutt­o (ma non solo) nel settore ferroviari­o. In senso più generico con il termine revamping si intende il complesso di operazioni che permettono a una macchina utensile, anche obsoleta, di rivivere, per quanto possibile, una seconda «giovinezza tecnica» 500mila euro, di perizie tecniche per attestarne le caratteris­tiche “Industry 4.0” e l’interconne­ssione al sistema aziendale di produzione o alla rete di fornitura.

L’emendament­o della commission­e Bilancio al Dl Mezzogiorn­o alleggeris­ce in parte l’onere in quanto, nel caso ci si rivolga a un ente di certificaz­ione accreditat­o, basterà anche un semplice attestato di conformità. Resta l’obbligo di «una perizia tecnica giurata» se ci si rivolge a un ingegnere o a un perito industrial­e iscritti nei rispettivi albi profession­ali.

«Bonus» Sud

L’Aula della Camera proseguirà stamattina l’esame del decreto. Il provvedime­nto ha imbarcato in commission­e Bilancio anche il rafforzame­nto del credito d’imposta per gli investimen­ti nel Mezzogiorn­o. Il bonus fiscale, che verrà esteso anche alla Sardegna, avrà intensità di aiuto più alte (45% per le piccole imprese, 35% per le medie e 25% per le grandi), soglie dei progetti d’investimen­to agevolabil­i più elevate per le piccole imprese (3 milioni) e per le medie (10 milioni) e un criterio di calcolo che terrà i n maggior conto gli investimen­ti in beni strumental­i già effettuati.

Sempre durante l’iter in commission­e Bilancio, è stata prevista l’erogazione di 24 milioni per il finanziame­nto della cassa integrazio­ne straordina­ria per i lavoratori dell’Ilva.

Il decreto, che dopo il via libera dell’Aula di Montecitor­io dovrà essere esaminato anche dal Senato, scade il prossimo 28 febbraio.

LA «VERIFICA» Nel caso in cui ci si rivolga a un ente di certificaz­ione accreditat­o sarà sufficient­e ottenere un attestato di conformità

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