Il Dl Sud apre ai beni revamping
Un emendamento in via di approvazione alla Camera allarga le maglie delle agevolazioni Entrano nella platea i dispositivi «intelligenti» per l’ammodernamento
pPrima i chiarimenti di Telefisco e la guida operativa del ministero dello Sviluppo economico, ora i correttivi sulla platea dei beni e sulle perizie relative ai macchinari. Industria 4.0 è un cantiere in via di completamento, come dimostra un emendamento al decreto Mezzogiorno presentato ieri in Aula a Montecitorio e destinato a essere approvato nella giornata di oggi.
La platea dei macchinari
Alcune i ncertezze sull’interpretazione delle norme hanno probabilmente frenato diverse aziende in questo primo mese di disponibilità dell’iperammortamento, entrato in vigore il 1° gennaio. Di qui gli interventi di questi giorni.
Con l’emendamento depositato ieri si allarga parzialmente il bacino di beni che, ai fini delle agevolazioni, possono andare sotto il cappello di Industria 4.0. Si chiarisce in particolare un passaggio dell’allegato che si riferisce ai beni agevolabili, causa finora di più di qualche problema interpretativo. Saranno considerati a tutti gli effetti «beni funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0» anche quelli impiegati per l’ammodernamento o il revamping. Nel dettaglio, rientrano in questa fattispecie «dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche nell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti». Un altro correttivo inserito nel Dl Sud prevede poi che nella categoria relativa alla trasformazione dei materiali e delle materie prime rientrino gli impianti e tutte le tipologie di macchine (e non solo quelle utensili).
Le perizie
Uno dei punti più controversi della manovra sugli iperammortamenti è l’obbligo, per beni di valore superiore a 7 Il revamping è un termine inglese, utilizzato soprattutto (ma non solo) nel settore ferroviario. In senso più generico con il termine revamping si intende il complesso di operazioni che permettono a una macchina utensile, anche obsoleta, di rivivere, per quanto possibile, una seconda «giovinezza tecnica» 500mila euro, di perizie tecniche per attestarne le caratteristiche “Industry 4.0” e l’interconnessione al sistema aziendale di produzione o alla rete di fornitura.
L’emendamento della commissione Bilancio al Dl Mezzogiorno alleggerisce in parte l’onere in quanto, nel caso ci si rivolga a un ente di certificazione accreditato, basterà anche un semplice attestato di conformità. Resta l’obbligo di «una perizia tecnica giurata» se ci si rivolge a un ingegnere o a un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali.
«Bonus» Sud
L’Aula della Camera proseguirà stamattina l’esame del decreto. Il provvedimento ha imbarcato in commissione Bilancio anche il rafforzamento del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Il bonus fiscale, che verrà esteso anche alla Sardegna, avrà intensità di aiuto più alte (45% per le piccole imprese, 35% per le medie e 25% per le grandi), soglie dei progetti d’investimento agevolabili più elevate per le piccole imprese (3 milioni) e per le medie (10 milioni) e un criterio di calcolo che terrà i n maggior conto gli investimenti in beni strumentali già effettuati.
Sempre durante l’iter in commissione Bilancio, è stata prevista l’erogazione di 24 milioni per il finanziamento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell’Ilva.
Il decreto, che dopo il via libera dell’Aula di Montecitorio dovrà essere esaminato anche dal Senato, scade il prossimo 28 febbraio.
LA «VERIFICA» Nel caso in cui ci si rivolga a un ente di certificazione accreditato sarà sufficiente ottenere un attestato di conformità